Cinque anni

In quella notte fredda, in cui il vento era una presenza dolorosa, per un breve lasso di tempo, mentre stringevo la tua mano tra le mie, ho pensato, che se avessi continuato a farlo, sarebbe bastato, per farti restare in questa vita…

Ho pensato, che la mia energia sarebbe stata sufficiente, per ridonare forza ai tuoi, ormai fragili, battiti; ma la luce dell’aurora, il mattino seguente, ha dissolto ogni mia speranza. Non c’erano più i nostri disegni, né i pastelli a cera, sul pavimento: i nostri sogni avevano lasciato quella stanza, insieme a te…

Desirée, non è trascorso un giorno, da quando i nostri cinque anni sono stati divisi, per sempre, senza che io abbia pensato a te. Il cielo narra, ogni notte, al mio cuore, quanto manchi alla sua luce…


 

Sul limitare della notte

Sul limitare della notte, ho distinto i tuoi passi nel buio, ti ho sentita arrivare da un altrove dell’anima…

Immobile, sulla soglia del mio cuore, sei rimasta ad aspettare un sentimento che fosse per te: un battito che parlasse di te.


Aurora

Si narra, che in una notte di stelle, splendenti, come diamanti incastonati nel blu oltremare del cielo, il Principe dei Sogni giunse alle porte del suo cuore. Attraversò il bosco, senza sosta, inseguendo la luce d’una sola, tra quelle stelle; ed infine la trovò, radiosa di cotanta bellezza, che stentò a riconoscerla. E visse della sua luce. Quella luce che, da allora, porta il suo nome: Aurora.