STORIA.

Hai voglia di sentire la mia storia?
Sì lo so, appena mi conosci,
ma è meglio così.
Il tuo sguardo è un pò annoiato, quasi contrariato,
ma non demordo e inizio con il mio racconto.
Dopo un pò il tuo viso cambia espressione,
si fa più serio, attento.
Poi sorpreso, incredulo, attonito, costernato, impietosito,
alla fine incavolato. continui a ripetere: non è possibile,
è assurdo!!! come hai potuto farti prendere in giro così!!!
Ma adesso è finita? Vero?
L’hai lasciato? non rispondo e tu continui:
assurdo, tu hai scelto di soffrire, non meriti comprensione.
E te ne vai…. borbottando senza voltarti.


CERTEZZA.,…

Se fosse matematicamente certo,
inconfutabilmente sicuro
che morire equivale a dormire sarei già a letto.
ho indossato il mio pigiama color cielo,
le cose a me più care le ho vicine, le fisso a lungo,
aspetto di addormentarmi, con dolcezza, chiudo gli occhi,
cerco di dormire, non ci riesco, resto immobile,
voglio staccarmi dalla realtà, ed entrare nell’altra dimensione
che tutti temono niente, il sonno non arivva.
inizio ad alterarmi, guardo ancora una volta i miei libri,
i fogli macchiati d’inchiostro sparsi un pò ovunque,
come la mia vita, il mio primo diario con il lucchetto,
nessuno deve sapere, il primo amore, la prima delusione,
l’ultima fregatura, il primo rimorso,
la staffeta continua…….per raggiungere la vita,,,,
finalmente ora sono sul podio.


ARCOBALENO.

Un giorno urlerò così forte da farmi dolere forte il petto.
toglierò i miei scialbi abiti e indosserò l’arcobaleno.
a testa alta, fiera di me, camminerò guardando tutto eccitata,
e sorridente , via tutti, amori sbagliati, falsi amici,
gente invidiosa,
voglio cantare le canzoni che amo, ma questa volta
quelle allegre, saltellare, ridere così tanto, da aprire a fatica la bocca,
Sì.. sì… lo farò, quando?
domani…. domani…domani.