Fiore di campo

Sei il palpito di un cuore,
un cuore appena nato.
Sei il candore
di un fiore profumato.
Davanti a te l’ignoto
la magia della vita
che s’apre misteriosa come dentro il buio
di una via.
Brillano i tuoi occhi che scrutano d’intorno,
reciti Regina un innocente girotondo.
Frullano la mente mille sensazioni
tra sbuffi fanciullini
e recondite illusioni.
Ma quello che t’accade,
io lo so cos’è.
Disperata
cerchi il bacio del tuo Re.


L’incanto

Distesa verde stellata
all’orizzonte. Fruscii
indistinti nella candida nottata d’aprile,
musica soave in un
silenzio indeterminato,
incontaminato, assoluto.
Odi una melodia
in questo silenzio argentato.
Tutto è pace. Un bagliore
acceca lo sguardo assetato,
un brivido corre e si disperde e
una pioggia di luci confonde
la mente in un bagno di mistero.
E come un candido velo
nasconde l’incanto
di un sogno infranto.


L’uomo della notte

Il cielo è cupo,
la notte è tersa,
ballano i fantasmi
dentro la mia testa.
Ma ecco, odi suonar
un amico forse, chissà;
quella chitarra così
dolce mi solleverà.
Subito i pensieri
si fanno lenti e cari,
giochi di sospiri
scherzi tra compari.
Fugge la notte
ed è dolce follia
dell’uomo della notte
ancora una magia.
Biancheggia l’amaro,
un nuovo giorno arriverà.
L’uomo della notte
solitario
se ne va.