ROMOLO E REMO

Una lupa del monte Soratte
allattò i due fratellini,
erano tanto carini,
che tutti li vollero amar.
Quando divennero grandi,
Remo, che era geniale,
Disse: “Roma capitale
sopra il Soratte facciam”.
Remo voleva fondare
Roma sul Soratte,
proprio nel posto più bello,
ove ora c’è un paesello.
Romolo, invece, la volle
su un colle più brutto;
per questo tese un tranello,
nel quale cadde il fratello.
Con l’aratro che usavan nei campi
un gran solco Remo stabilì.
Tutti sapevan che lì,
Roma dovevan fondar.
Romolo, allora, di notte,
con l’aiuto dei Milanesi,
rubò l’aratro e gli arnesi
e Roma più a sud fondò.
Remo voleva fondare
Roma sul Soratte,
proprio nel posto più bello,
ove ora c’è un paesello
Romolo, invece, la volle
su un colle più brutto
per questo tese un tranello
nel quale cadde il fratello.


 

LA SCIMMIETTA

Il gallo e la gallina,
il cagnolino, il gatto e la capretta
videro una mattina
entrare nel cortile una scimmiotta.
Sorpresi gli occupanti
fuggiron dal cortile tutti quanti.
“Oh no! Venite qua”.
Subito li richiama in fretta in fretta
la povera scimmietta.
“Venite, non scappate,
perch’io vi farò far quattro risate,

non vi farò del male.
Son brutta, sì, però son tanto buona:
diverto facendo la burlona”.
Allora gli animali
tornarono in cortile tutti quanti:
smorfie e salti mortali
si mise a far la scimmia fra gli astanti.
Ridevano contenti
cambiando tutti i loro sentimenti.
“Devi restare qua”.
Dissero la capretta, il cane e il gatto
e ognuno, soddisfatto,
volle esser gentile
con la piccola scimmia del cortile
perché non fa del male.
E’ brutta, sì, però è tanto buona:
diverte facendo la burlona.


 

LA LUCERTOLINA

Una lucertolina
a spasso se ne andava
per la campagna bruna
in tempo di Natale.
Aveva tanto freddo
ed una gentil talpa,
mossa a compassione,
la casa a lei offrì.
Fu un Natale molto bello
in gioiosa compagnia.
Lo spumante e il panettone
fu mangiato in allegria.
Poi venne capodanno
e presto la befana,
in casa della talpa
si attese primavera.
Il campo ormai inverdiva,
l'aria riscaldava:
i due animaletti
si salutarono così
Fu un inverno molto bello
in gioiosa compagnia.
Lo spumante e il panettone
abbiam mangiato in allegria.


LO ZIO BABY SITTER

Caro zietto, la mamma ha da fare
ed a qualcuno ci deve affidare.
Papà è impegnato sempre a lavorare,
ché la famiglia deve far mangiare.
Noi, da sole, non possiamo stare:
ti piacerebbe venirci a curare?
Se accetterai, ti faremo trovare
cioccolatini e dolci da gustare.
Sei il baby sitter che fa per noi.
Vieni a giocare insieme a noi.
Caro zietto, sappiamo cantare,
ma il piano tu ci devi suonare.
In casa c’è anche un bel violino,
una chitarra ed un mandolino.
Poi giochiamo nel nostro giardino
per tutta la notte, fino al mattino.
Con noi, è certo, non ti annoierai,
però, forse un poco, ti stancherai.
Sei il baby sitter che fa per noi.
Vieni a giocare insieme a noi.


LA STELLA

Alzati presto, questa mattina,
guarda nel cielo: c’è quella stella vicina.
Alzati presto ogni mattina,
guarda nel cielo: c’è quella stella vicina.
Mentre la notte scompare:
sorge il bisogno di amare.
e quella stella carina
sta, nel mio cuore, vicina.
Sono felice perché
la stella rimane con me.
Sono felice perché
la stella rimane per sempre
rimane per sempre,
per sempre, per sempre con me.


 

LA FILASTROCCA DEI PIANETI

C’è un pianeta che si chiama Giove:

tu non lo vedi se c’è nebbia o piove.
C’è un pianeta che si chiama Marte,
che, con le stelle, gioca sempre a carte.
La bella signora dei pianeti,
è Venere e tutti ne sono lieti.
Mentre Saturno ha i suoi grandi anelli:
e viaggia sempre con tanti cammelli.
Però, nel ciel,
la Luna è la più bella.
E lei, con noi,
fa un po’ la pazzerella.
Guarda Mercurio, il più piccolino,
che suda sempre … col Sole vicino!.
C’è un pianeta, che è un poco strano
vive da solo, vi parlo di Urano.
E’ in cerca di amici anche Nettuno:
non lo va mai a trovare … nessuno!
Laggiù in fondo c’è anche Plutone
che, con la Terra, ci gioca a pallone.
Però, nel ciel,
la Luna è la più bella.
E lei, con noi,
fa un po’ la pazzerella.