T E R R A D E L S U D

Madre inonda di voce senza memoria
desolate terre odorose di polvere e fieno
nell’antico lamento
come rovi che hanno perduto le spine
occhi senza lacrime fissano il vuoto.

Da quanto non si sa, vuoto
immobili spazi pervasi d’ombre e luce
solcano il tempo dei silenzi,
vuoto
duro come picco di roccia
non si lascia possedere.

Volti di pietra fra capelli d’erba bruciata
volgono al monte, presagio di pioggia.
Ma che vale se i semi sono finiti ?

Anche la terra più desolata
culla un seme d’amore.
Acqua di neve, acqua di cristallo
sciogli le maschere cupe,
restituisci l’azzurro ad occhi senza luce,
nutri la Madre di semi dispersi.

Sarà ancora l’oro del grano
la gioia dei canti
e per ogni cuore
una rosa di campo.


G I R A S O L I

Chétati chétati, anima mia
i girasoli del cosmo sono scesi
incoronano il tuo volto
in sinuosa danza mostrano
il cammino.

Un cuore di luce, l’abete, il cigno,
l’occhio aperto sul creato
sono compagni di viaggio.

Infuocato mare d’amore
avvolge dita vibranti,
i passi esaltano suoni
d’antica arpa.

Là attendono croce di luce
I girasoli,
la rossa aquila di sapienza
osserva e perdona.


C A T A R S I

Metti luce vera
nel cuore del giorno
e nell’anima della notte,
vai oltre la soglia,
gli spazi ed i punti
si giungono e dividono.

L’intreccio senza fine
Snoda spirali, gira ruote,
moltiplica triangoli,
creazione, forme perfette,
energie di sempre,
catarsi dell’Essere
nel divenire.

Dove loscettro della sapienza,
dove la luce di conoscenza
dove il fuoco d’Amore…
a CHI è dato Sapere
Conoscere, Amare?

Ogni Essere può,
ognuno sceglie per Sé,
il Tutto attende
il ritorno dell’Uomo.