IL CANTO DI AFRODITE

Non ascolto più la tua voce
senza fine
odo solo il mio canto
all’ imbrunire dei ricordi.
E’ là che lasciai cadere
la polvere granitica
del mio sproloquio d’amore,
geme senza pianto
colui che per paura incontrai,
la musica emise il suo respiro
e trascinò con sé
la quiete come riverbero d’infinito.


IMMENSAMENTE IO

Sordo questo tempo senza tempo
questo dolore senza dolore
mi trascina
in una voragine cieca
risalgo
aggrappandomi al nero manto
della notte,
scuoto i miei passi
ma tu sei là
amante fedele dei miei giorni
mi inebri
con nettare di fuoco
cavalchi il mio cuore
mi confondi
mi lasci andare per poi riprendermi
in un ballo senza fine.
Turbi i miei sensi e mi catturi
ritorno … risalgo.
Fascino infinito del mio VIVERE.


MELODIA DI FINE ESTATE a mia figlia Alessia

Amo settembre e i suoi ricordi
velati di nuvole
odo i pensieri del mare
infrangersi sul caldo mio corpo,
cresce il suo mormorio
sospeso nel silenzio del sole.
Eolo intona il suo canto
nenia narrata dal grembo
palpita
quel volo soave
in un dolce respiro di vita.
Ferma il mio tempo
in quel figlio
… incanto e melodia …
di fine estate.