Eccomi: son qui davanti a voi che volete decider di me. Già,in questo corpo che non vi può dire che vi sento e sento il vostro dolore. Il mio cuore batte, il mio cuore lotta, questo battito che sentite è la mia vita, sono io; come potete decidere di fermarlo! Volete liberarmi. Liberarmi: ma da cosa? Se io sono qua,son la stessa di sempre la cocca di mamma e papà: cosa è cambiato ora? E mentre questo cuore batte la mente vola da voi per dirvi vi voglio bene,non potete avere il coraggio di spegnere questo battito! Ma ecco….Clic!…e il mio cuore non batte più: figlia mia,mi dite, ora sei libera. Già: libera…
S’ode un muto suono,la gente non capisce: forse è la terra che trema. Alcuni destati si voltan dall’ altra parte sicuri che è solo un attimo, che presto passerà. Ma ecco che diviene sempre più forte, sembra una vecchia locomotiva che passa; la gente fugge ed è già disastro. Un onda d’ acqua inonda tutto case,vite,speranze niente c’ è più. Tra le macerie si cerca cosa…? La speranza di trovare un figlio perduto, la speranza di trovar vita sotto quel fango e intanto ci si chiede di chi è la colpa si…Certo…La colpa è del Valliont.
Ecco che torna dalla guerra il vincitore applaudito da tutti vien decorato con una medaglia d’oro. Eroe è chiamato il veterano con la divisa sporca di sangue e il cappello in mano. Eroe lui non sa cosa vuol dire: forse significa svegliarsi di notte con i sudori freddi per gli incubi di quello che hai visto, forse non riuscir ad abituarsi ad una vita normale. Sta lì l’ eroe seduto alla finestra a seguir i suoi pensieri che lo staccano sempre più dal mondo mentre nella sua divisa ormai tarlata dal tempo ancor brilla quella medaglia che lui vorrebbe buttare. La società gli propone altre cause per cui lottare come l’ arrivar a fine mese, ma non gli interessa quella assurda lotta. Il veterano è sempre lì a fissar dalla finestra e così inizian a prenderlo per matto e tutti l’ hanno già etichettato e si burlano di lui. Ecco l’ eroe che da un bambino viene canzonato, ecco l’ eroe che grida: via di qua brutto screanzato.