A PAPA’

Il calendario segna di nuovo il 20 luglio,
ma quest’anno la tua festa
non è qui con noi.
L’orologio è fermo a quella domenica,
all’ultimo rintocco di S. Lorenzo,
a quel settembre che – nonostante
l’inesorabile sfiorire del tempo –
sarà sempre ieri.
Non si scioglie l’inverno dei nostri cuori
senza l’azzurro dei tuoi occhi
che facevano sempre estate.


CANTO D’APRILE

Sollevo lo sguardo alla Croce.
Il tuo volto di padre
-rosso e azzurro-
s’accende nella mente e nel cuore
come un paesaggio d’aprile
all’infuocare d’ un temporale.
Un dolce canto
sale dal tuo giardino Santo
– ricordo e passione-
in questa Pasqua
priva di consolazione
l’unica speranza
è quella di Resurrezione.


A TE

A te stella cometa
sbocciata nell’incanto della sera
luce e speranza sul mio cammino.
La dolcezza del tuo sorriso
veste i miei giorni di primavera.
Nelle notti senza luna
sei il faro che fa sempre giorno.
Sempre nel tuo cuore sia
l’amore della mamma.