Un amore solo per me.

Avrei voluto averti solo per me tenerti stretto e non
Farti respirare, parlarti baciarti sognarti poterti amare,
ma tutto questo e bello? Una domanda che gli avi ed
i posteri si son fatto tanto; sorriderti come un saluto
che sta per iniziare. Non ti avrei fatto vivere come tu
volevi ma come piaceva a me, restarti sempre vicino
in tutti i giorni senza nessuna distinzione piangere,
piangere ma ti avrei perdonato se qualche volta da
me tu saresti stato. Avrei accettato di restare qualche
momento senza di te persino i tuoi difetti e i tuoi affetti
avrei potuto amare vedi quanto sono generosa, ma chi
mi ascolta dice: il mio egoismo e grande perché il mio
chiedere e troppo? Non avrei voluto in parole povere
farti vivere le illusioni della vita tenendoti sempre con
me, ma per fallo ti liberai ma tu prendesti la cattiva strada
e fu la rovina così fuggendo da me che ti avevo chiesto
direi: niente ma volevo dirti volevo darti un amore
solo per me.
PER MIO MARITO GIUSEPPE.

Romano Paola.


Mio caro padre.

Alle prime luci dell’alba di ogni dì sentivo i passi
Svelti e leggiadri andare su e giù. Preparavi
Quella colazione profumata di latte e caffè
E ti affrettavi ad uscire ,con un sorriso
Passavi quella mano grande tra i folti capelli
Ed andavi via;e solo dopo l’imbrunire del giorno
Ritornavi. Era un lavoro molto pesante sotto la
Pioggia ed il sole cocente e il vento. Ti ho visto
Molto affaticato e soddisfatto ma anche molto
Rattristato. Le tue mani colmi di profumi e delizie,
uscite dalla tua pelle e dalla tua fatica.
I giorni freddi così riscaldati da tanta armonia,
i tuoi occhi pieni di allegria e tenerezza . Passavamo
ore a parlare e ragionare a volte mi sembravi un
un mio coetaneo a cui potevo raccontare tutto
Eri forte di arbusto e sprigionavi,vigore da ogni
Parte. Quando penso a te ti vedo ancora così:
arrivare leggiadro con i capelli al vento sempre col
dire e lo sdrammatizzare,laborioso e senza noia .
Hai piegato le tue ginocchia e hai stretto le tue forti
Braccia e hai spiegato le tue ali e adesso più che mai
Voli lontano. Rivedo i tuoi occhi dentro i miei per
Poterti raccontare ancora.

Romano Paola.


Mia cara Madre.

Hai asciugato ogni mia lacrima ed
Hai saputo accogliere ogni mia piccola risata
Mi hai tenuta stretta con le tue
Braccia calde che sembravano due
Fronde rigogliose;hai riscaldato le minestre
Che non ho mangiato con le tue liriche
Sempre raccontate hai preparato pranzetti,
dolcetti e primizie coccolandomi,accarezzandomi
cullando tutte le mie notti insonni. Ti rivedo
ancora dentro la mia mente come una mano
possente,padrona accogliermi ancora,bambina
e grande mi manca tutto: i racconti infiniti
i passi verso la vita,le tristezze e le amarezze,
i sogni di fanciulla e per quelli che mi hai
saputo insegnare e per quanto affetto mi hai
dato,le notti fredde e calde vicino a me hai
passato e per le colazioni che mi hai preparato;
adesso che sono donna nei miei ricordi sento
ancora la tua voce.

Romano Paola.