La gioventù

 

Occhi che si perdono

in un’immensità senza certezze.

Mani che stringono il nulla

pur avendo tanto da dare

e che si perdono,

perchè nulla hanno da prendere.

La gioventù

fiore all’occhiello della vita,

il tempo migliore

che indelebile rimane inciso nella mente

a cui i pensieri attingono nostalgici…

La gioventù così fugace

per questo degna di essere vissuta

con pienezza e che invece passa e va

lasciando solo il segno del rimpianto

“dell’avrei voluto se solo avessi potuto”.


 

Viaggi innocenti

 

Mani avide di sapere,

mille perchè da soddisfare,

cuori puri e incontaminati,

la gioia voi siete

travolgente e palpabile

tanto ne trasmettete.

Vorrei che il tempo si fermasse

e immortalasse il nostro tempo.

Vorrei che il tempo si fermasse

per poter vivere la vostra essenza ancora.

Percorsi di vita insieme

che scolpiti rimangono nel mio cuore

ma quando si arriva al bivio

le strade si separano

il tempo è finito e li vedo andar via

timorosi, vanno via incontro alla vita,

com’è giusto che sia,

lasciando un vuoto incolmabile.

Volti indimenticabili che si cercano invano

nei volti degli altri innocenti

ma nulla… non sono gli stessi.

Il viaggio ricomincia

nuove mani,

nuovi abbracci,

nuovi sorrisi,

ma la purezza rimane quella

è la stessa di sempre

e ancora una volta

si rinnova

la voglia di esistere.


A Noah

 

Occhi che mi scaldano il cuore

occhi che mi avvolgono di amore infinito

sguardi che esprimono tutta la gioia che provano

L’amore immenso questo sei tu

un amore breve…

una vita breve…

Meriteresti l’eternità!

Piccola amica a quattro zampe

per vedere a metà il dolore.

Perchè non parli?

avresti troppo da dire

troppo da rimproverare

ad un’umanità che non ti merita

che non capisce.

L’amore immenso questo sei tu

quello infinito,puro che dà

senza aspettarsi nulla

se non una carezza

e un avvolgente sguardo

che gli riempie il cuore.


 

Il vero amore

 

Come gocce di rugiada mi rinfreschi l’anima,

scivolando dolcemente nel mio cuore palpitante.

Ad occhi chiusi sento la metamorfosi del mio essere,

ora è diverso,è pervaso di te gioia infinita.

Non posso accarezzarti, non posso toccarti,

ma sento comunque un’indicibile tenerezza,

quasi mi sembra, pensandoti,

di sentire la stessa stupenda sensazione

che si prova accarezzando un lembo di velluto rosso

morbido e liscio, che al contatto ti fa chiudere gli occhi

per l’immenso piacere che provi.

Leggero e fragile, ma nel contempo

forte e duraturo, così sei tu,

l’unico treno che ho sempre rincorso

e aspettato, ed ora quel treno è qui!

Davanti a me!

Non credevo potesse accadere,

invece son qui estasiata,

mentre viaggio sulle ali di questo sogno

che spero non abbia mai fine.

Ecco questo è l’amore per me,

quello che ti ruba i pensieri,

che ti fa sentire leggera come una farfalla,

che ti emoziona anche solo con un sorriso,

che ti fa sorridere per un nonnulla

e che ti fa dire ogni giorno, e non solo con le parole,

un ti amo sentito,

vissuto e da sempre sperato.


 

Rinascere

 

Un odore che non ha profumo,

ti senti sospesa come un equilibrista

sul filo sottile che divide la vita e la morte.

Non sai cosa accadrà,

se mai li riaprirai quegli occhi.

Occhi che già tanto hanno visto,

ma che bramano ancora dal desiderio di vedere.

Il tuo viaggio sta incominciando.

Attimi interminabili…

senti il tuo corpo insicuro

su quel trabiccolo con le rotelle,

sospinto da qualcuno

che parla di cose talmente futili  

che  non le trattieni,  

mentre tu hai il terrore dentro.

Cominci a pensare…

a quello che avresti dovuto dire e non hai detto,

a quello che avresti potuto fare ma non hai fatto.

Vorresti alzarti chiedere di dartene il tempo,

vorresti rimediare,

ma non puoi,

ti stanno portando giù

nel posto che tanto temi.

Pensi che avresti preferito un’altra immagine

come ultimo ricordo.

Sei arrivata, ci sei…

luci accecanti,

una miriade di tubi e macchinari e…

fa freddo…fa tanto freddo… eppure

gocce di sudore ti imperlano la fronte.

Ti chiedi come ci sei arrivata

ti senti frastornata…

la testa ti gira…

facce chine su di te

ti sorridono e non ne comprendi il motivo,  

senti qualche carezza sul viso,

poi lentamente tutto ti appare sfocato e lontano,

scende una fitta coltre di nebbia e poi…il nulla.

All’improvviso però la nebbia si dirada,

non sai quanto tempo sia passato,

sai solo che riemergere dal nulla è meraviglioso,

significa rinascere, riavere un’altra occasione,

capisci la bellezza e la grandiosità della vita

e sei sempre più convinto che,

nonostante tutto, vale la pena soffrire

per poterla amare oggi  

ancora più di ieri

e meno di domani.


L’attesa

 

La vita cos’è?

E un teatro!

Si ride, si piange,

gente che va, gente che viene,

si vive in trepida attesa dello spettacolo,

che sia triste o allegro, forte è comunque

la voglia di viverlo.

La platea si riempie sempre,

a volte però, tra i posti dei soliti abituè,

la poltrona rimane vuota, l’attimo è passato!

Mille esistenze, mille destini, mille volti

si incrociano in quell’attimo,

che troppo presto finisce

per questo tanto, troppo prezioso,

non lo si può sprecare.

Nel mio teatro? Un’alba spettacolare,

una notte buia che sembrava non finire mai,

un dolcissimo tramonto dai colori

caldi ed avvolgenti,

queste le scenografie del mio spettacolo.

Cosa accadrà? Quale sarà il finale?

Non posso saperlo né lo vorrei,

non ne sono spaventata,

non mi angoscia il pensiero,

ormai non più.

Aspetterò che il sipario si riapra e

rimarrò qui seduta sulla mia poltrona

a godermi l’epilogo e comunque

so già con certezza che sarò grata e soddisfatta

per il grande privilegio di aver preso parte a questa prima.