Poesie
La gioventù
Occhi che si perdono
in un’immensità senza certezze.
Mani che stringono il nulla
pur avendo tanto da dare
e che si perdono,
perchè nulla hanno da prendere.
La gioventù
fiore all’occhiello della vita,
il tempo migliore
che indelebile rimane inciso nella mente
a cui i pensieri attingono nostalgici…
La gioventù così fugace
per questo degna di essere vissuta
con pienezza e che invece passa e va
lasciando solo il segno del rimpianto
“dell’avrei voluto se solo avessi potuto”.
Viaggi innocenti
Mani avide di sapere,
mille perchè da soddisfare,
cuori puri e incontaminati,
la gioia voi siete
travolgente e palpabile
tanto ne trasmettete.
Vorrei che il tempo si fermasse
e immortalasse il nostro tempo.
Vorrei che il tempo si fermasse
per poter vivere la vostra essenza ancora.
Percorsi di vita insieme
che scolpiti rimangono nel mio cuore
ma quando si arriva al bivio
le strade si separano
il tempo è finito e li vedo andar via
timorosi, vanno via incontro alla vita,
com’è giusto che sia,
lasciando un vuoto incolmabile.
Volti indimenticabili che si cercano invano
nei volti degli altri innocenti
ma nulla… non sono gli stessi.
Il viaggio ricomincia
nuove mani,
nuovi abbracci,
nuovi sorrisi,
ma la purezza rimane quella
è la stessa di sempre
e ancora una volta
si rinnova
la voglia di esistere.
A Noah
Occhi che mi scaldano il cuore
occhi che mi avvolgono di amore infinito
sguardi che esprimono tutta la gioia che provano
L’amore immenso questo sei tu
un amore breve…
una vita breve…
Meriteresti l’eternità!
Piccola amica a quattro zampe
per vedere a metà il dolore.
Perchè non parli?
avresti troppo da dire
troppo da rimproverare
ad un’umanità che non ti merita
che non capisce.
L’amore immenso questo sei tu
quello infinito,puro che dà
senza aspettarsi nulla
se non una carezza
e un avvolgente sguardo
che gli riempie il cuore.
Il vero amore
Come gocce di rugiada mi rinfreschi l’anima,
scivolando dolcemente nel mio cuore palpitante.
Ad occhi chiusi sento la metamorfosi del mio essere,
ora è diverso,è pervaso di te gioia infinita.
Non posso accarezzarti, non posso toccarti,
ma sento comunque un’indicibile tenerezza,
quasi mi sembra, pensandoti,
di sentire la stessa stupenda sensazione
che si prova accarezzando un lembo di velluto rosso
morbido e liscio, che al contatto ti fa chiudere gli occhi
per l’immenso piacere che provi.
Leggero e fragile, ma nel contempo
forte e duraturo, così sei tu,
l’unico treno che ho sempre rincorso
e aspettato, ed ora quel treno è qui!
Davanti a me!
Non credevo potesse accadere,
invece son qui estasiata,
mentre viaggio sulle ali di questo sogno
che spero non abbia mai fine.
Ecco questo è l’amore per me,
quello che ti ruba i pensieri,
che ti fa sentire leggera come una farfalla,
che ti emoziona anche solo con un sorriso,
che ti fa sorridere per un nonnulla
e che ti fa dire ogni giorno, e non solo con le parole,
un ti amo sentito,
vissuto e da sempre sperato.
Rinascere
Un odore che non ha profumo,
ti senti sospesa come un equilibrista
sul filo sottile che divide la vita e la morte.
Non sai cosa accadrà,
se mai li riaprirai quegli occhi.
Occhi che già tanto hanno visto,
ma che bramano ancora dal desiderio di vedere.
Il tuo viaggio sta incominciando.
Attimi interminabili…
senti il tuo corpo insicuro
su quel trabiccolo con le rotelle,
sospinto da qualcuno
che parla di cose talmente futili
che non le trattieni,
mentre tu hai il terrore dentro.
Cominci a pensare…
a quello che avresti dovuto dire e non hai detto,
a quello che avresti potuto fare ma non hai fatto.
Vorresti alzarti chiedere di dartene il tempo,
vorresti rimediare,
ma non puoi,
ti stanno portando giù
nel posto che tanto temi.
Pensi che avresti preferito un’altra immagine
come ultimo ricordo.
Sei arrivata, ci sei…
luci accecanti,
una miriade di tubi e macchinari e…
fa freddo…fa tanto freddo… eppure
gocce di sudore ti imperlano la fronte.
Ti chiedi come ci sei arrivata
ti senti frastornata…
la testa ti gira…
facce chine su di te
ti sorridono e non ne comprendi il motivo,
senti qualche carezza sul viso,
poi lentamente tutto ti appare sfocato e lontano,
scende una fitta coltre di nebbia e poi…il nulla.
All’improvviso però la nebbia si dirada,
non sai quanto tempo sia passato,
sai solo che riemergere dal nulla è meraviglioso,
significa rinascere, riavere un’altra occasione,
capisci la bellezza e la grandiosità della vita
e sei sempre più convinto che,
nonostante tutto, vale la pena soffrire
per poterla amare oggi
ancora più di ieri
e meno di domani.
L’attesa
La vita cos’è?
E un teatro!
Si ride, si piange,
gente che va, gente che viene,
si vive in trepida attesa dello spettacolo,
che sia triste o allegro, forte è comunque
la voglia di viverlo.
La platea si riempie sempre,
a volte però, tra i posti dei soliti abituè,
la poltrona rimane vuota, l’attimo è passato!
Mille esistenze, mille destini, mille volti
si incrociano in quell’attimo,
che troppo presto finisce
per questo tanto, troppo prezioso,
non lo si può sprecare.
Nel mio teatro? Un’alba spettacolare,
una notte buia che sembrava non finire mai,
un dolcissimo tramonto dai colori
caldi ed avvolgenti,
queste le scenografie del mio spettacolo.
Cosa accadrà? Quale sarà il finale?
Non posso saperlo né lo vorrei,
non ne sono spaventata,
non mi angoscia il pensiero,
ormai non più.
Aspetterò che il sipario si riapra e
rimarrò qui seduta sulla mia poltrona
a godermi l’epilogo e comunque
so già con certezza che sarò grata e soddisfatta
per il grande privilegio di aver preso parte a questa prima.