Inverno

E d’improvviso ti svegli in un salto
e ti ritrovi in un letto non tuo
vai alla finestra per capire chi sei
ma oltre i vetri non c’è nessuno,
tutto è immobile là nella nebbia
come le montagne lontano imbiancate.

Ti senti solo, ti senti svuotato
e un gelo pian piano ti scende nel cuore
e resti lì fermo stupito a guardare
la neve nel silenzio
ricoprire i tuoi sogni.

Ma d’improvviso sul davanzale
un passerotto saltella leggiadro
e tu sorridi, sorridi incantato.
La finestra s’apre e sei fatto d’aria
e ora, leggero, ti senti felice.


Vita

E un giorno così forse per caso
ti ricordi che un tempo sei stato bambino
ti divertivi con piccole cose
cavalcavi un cavallino di legno
ti dondolavi sull’altalena
coccolavi un bel cagnolino
e aspettavi con ansia il domani.

Ora hai sempre tanto da fare
e non riesci più a rider di niente
sei lì che spendi e hai bisogno di tanto
e già pensi alle spese domani da fare
ti lamenti dei dolori alle ossa
ti fa paura il tempo che passa
e ti sembra poco il tempo che resta.

Allora eri felice con niente
e ora che hai tanto niente ti basta
pensi che adesso tutto è diverso
e sai che anche tu sei tutto cambiato
e dai la colpa al resto del mondo
se non riesci più a esser felice
se non ti basta quello che hai
se non ti piace più come sei.

E più ti fai delle domande
e più la vita ti sembra insensata.
Pensa col cuore e la risposta ce l’hai:
la felicità dentro di te la devi trovare
nessuno mai te la può dare
non è avere ancora di più
è accettare come un dono quel che si ha
accettare con gioia quel che si è
sapere che vivere ne vale la pena
e ringraziare con un sorriso.


Notte di pioggia

All’improvviso arriva la pioggia
col suo crepitar sempre più forte
a rompere il silenzio della notte.
Dal letto m’ alzo e vado alla finestra
e ascoltando quel suono riempire tutto intorno
i ricordi come scogli riaffiorano dall’onda.
Da bambino le gocce che sul vetro scivolavano
illuminate dal lampione della strada
mi sembravano un cielo di cadenti stelle.
E quando dopo una corsa
fradici di pioggia in un portone
lei ansimante, buffa e bagnata,
coi capelli ritornati lisci,
esitando ho dato il primo bacio.
E con gli amici quante risate e quanta euforia
ci metteva quella pioggia scatenata
e tutti quanti a correre e cercare
un posto dove bere e chiacchierare
aspettando che passasse la tempesta.
O pioggia, quanti ricordi mi hai portato!
E ora ti ascolto nel silenzio e piango.
Basta! Me ne torno sotto le coperte,
ho bisogno di sognare il sole
di un’ alba fresca e pulita
colorare un nuovo arcobaleno.