ERA UNA BARCA

Una chiglia e sei madieri
giacciono in spiaggia abbandonati.
Vederli è un dispiacere,
sotto rena, consumati.
Non c’è nome, non c’è vita,
né forza né vigore.
essa è resa e sconfitta
dal tempo senza amore.
Pensa un po, quanto
ha pescato a luce di lampara.
quanto pesce trasportò,
da golfo; Asinara.
Quanto mare traversò
e con tempeste fece guerra,
quanti santi invocò
per toccare sua terra.
Ora è lì senza croce,
senza nome e senza marca.
Rimanendo per la storia:
era solo una barca.


ULTIMO GOZZO

La sera
quando vedo
gabbiani,
volando placidi,
sopra a un mare
pieno di veleni.
penso al domani,
e, il golfo,
più oscuro
mi appare.
tornano vuote
le lampare,
salutando
l’ultima “gozzetta”
affannata.
Salpata alla prima
luce dell’alba.


IL PETTINE D’ORO

Questo pettine era di Maria,

sognava diventare ballerina.

Manca tre giorni;

la casa una rovina!

Ogni ora, la mamma,

al posto suo,

pettina una bambolina.

Mai ella immaginava,

quando Maria

il petto succhiava.

A luce di luna

dondola una culla:

<<Anima mia

dove stai ballando?

In mezzo alla polvere,

di cocaina?

Ninna nanna, ninna nanna.

Sei con un bianco?

Sei con un moro?

Fammi un segno,

pettine d’oro.