Deumanizzati (Pietro Asti)

Solo in centro ed in affitto, frigorifero vuoto,
scarpe ben allacciate su due piedi già pronti a partire.
Non ricordo parenti.
Tratto bene i miei denti.
La saliva è nociva se la carico di nicotina.
Il telefono brilla, il computer profuma, il panino mi squilla,
la moquette si attorciglia le ciglia.
Un saluto usa e getta al ragazzo di fronte,
Nello zaino un segreto e fiori rossi per te e per me.
Conto in banca presente, bollettino cifrato,
raffreddore svanito, con l’uranio ci faccio il bucato.
Il mio cane di vetro non mi porta il giornale
Tempo bello ma piove con la pioggia è più bello partire
e svanire.
C’è chi mette famiglia e chi attorciglia una foglia.


Amante Guardiano (Pietro Asti)

Ho appena messo i piedi a terra
E già mi manca il caldo del cuscino
Ma tu sei già vicino.
Mentre cammino barcollando verso il bagno
Tu caccia via quei mostri dai miei sogni.
Provo a guardare nello specchio
e trovo solo il mio riflesso
non mi arrendo e forse un giorno ti vedrò
Ti parlo con i miei pensieri
e poi mi invento una risposta:
“Hai messo tu lo zucchero nel mio caffè?”
Discuto con la gente d’ogni cosa.
Sto sempre attento a ciò che dico.
Perché so che mi stai a sentire
con la fermezza di un guardiano
Mentre consumo i miei amori
Tu saldo sempre a vigilare
su quest’anima che non ti sfuggirà
Con la dolcezza di un amante
E la lucidità di un folle
In silenzio aspetti
che mi addormenterò
Ma tu sei un angelo, e ti sei innamorato di me
questo non è possibile , non rispetta le regole.
Su vieni e abbracciami e siedi qui con me
tu che credi ai miracoli fanne uno per te!


Il luogo dell’anima (Pietro Asti)

Remota si affaccia dagli occhi
dorme di giorno e sogna la notte.
Non la vedo mai
Difficile vivere senza;
sinonimo della coscienza.
E’ invisibile
e speranzosa di accorciare
un bel dì le sue distanze
tra fuori e la sua vitale reclusione.
Divisi per modo di dire?
coerenti nel modo di fare?
Non lo saprò mai
La pioggia non bagna il suo viso
il vento non muove il suo velo
è invincibile.
Ma tutto questo non le basta
lei vorrebbe interagire
forse invidia le mie innocue distrazioni
Un giorno notò:
“Ma non è forse folle il senso?
Cercare un luogo a me
quando sono già al mio posto!”
Gonfia dell’essere tutto di me
Si accovaccio sulle gambe ed esclamò:”………”