INNO ALL’AMORE

Nel Nuovo Testamento si legge:
“Soltanto tre cose perdurano: fede, speranza e carità; ma la più grande di tutte è la carità”. (1 Corinzi 13,13)
Agli innamorati queste poche righe; righe per esprimere una semplice riflessione, un’emozione, un pensiero. Forse, un’emozione pensante, o un pensiero emotivo, o forse ancora un testamento d’amore; semplicemente questo!Quando due persone si incontrano e si scelgono,si innamorano e si promettono l’un l’altra per tutta la vita, è maestoso ed incessante agli occhi di Cristo l’amore che si manifesta in esse; è come se fosse brina mattutina sul loro costato assetato di frescura….come fosse arcobaleno per le sommità dei loro animi….. come fosse luce per gli abissi inesplorati del loro spirito.I Greci usano tre parole per designare l’amore: Eros, Philos e Agape. Eros indica l’amore sano tra due persone che giustifica e conserva la razza umana. Philos è il sentimento che rivolgiamo ai nostri amici. E infine, Agape, che include sia Eros che Philos, e va ben oltre il fatto di essere “attratti” da qualcuno. Agape è l’amore totale; amore che divora chi nutre tale sentimento, che non rimanda o dimentica le cose, poiché sa che non rivivrà mai più quel momento; amore che ti attraversa, ti fa crescere e poi ti getta a terra; amore che ti batte fino a farti perdere le forze; ti scuote, ti schiaccia per renderti arrendevole, ti prende, ti concepisce, ti costruisce, ti conserva e spesso ti ripara.E’ amore che sospinge verso se stessi attraverso l’altro; ti fa gioire, rallegrare, essere felice della totalità dell’umanità, della vita, di ogni più piccola espressione di vita. E’ amore che ci rimanda alla carità quale sua forma più sublime e nobile. Carità che è donarsi all’altro affinché ti doni a te; è inclinazione del cuore e dell’anima, è passione, è speranza, è fiamma; è condivisione
d’intenti e di sentimenti, è amore per il prossimo, per l’altro che è il tuo prossimo e per te stesso che rappresenti il prossimo dell’altro. È amore puro, incondizionato, amore che nutre l’anima… amore che somiglia alla tenerezza di una mimosa appoggiata sulla riva del mare, che sigilla i cuori. Ed il pensiero, a questo punto, corre e va all’Amore di Cristo…quel Cristo, il vostro Cristo,il nostro Cristo, l’unico che ama così totalmente, così infinitamente,così irresistibilmente da squassare tutte le stelle dell’universo e cambiare il corso della storia degli uomini. L’unico che, attraverso suo Figlio, ha scelto, dandole dignità, la sofferenza, la debolezza, l’innocenza, l’imperfezione, la difficoltà per amarci. Ha scelto, come una madre sceglie il suo figlio prediletto, la diversità piuttosto che l’uniformità, la debolezza e non la potenza, l’umiltà e non la superbia, l’altro per essere pienezza di se stesso. L’unico che si è unito a noi, unisce noi per portarci a Lui. Siate dunque, testimoni e protagonisti infervorati di questo amore; siate voce suadente della tenerezza di Cristo, siate colonna di fuoco sacro e puro, siate paradiso ardente ed orizzonte chiaro per tutti quelli che incontrerete sul vostro cammino,siate saldissima speranza per l’altro che vi tiene la mano; siate solide fondamenta per la famiglia che un giorno consacrerete, siate come un sogno di memoria per lo sguardo di chi vi guarderà; aprite profondamente i vostri cuori e lasciatevi pervadere dall’amore superiore di Cristo, e riuscirete ad accogliervi e custodirvi come testimoni di carità, di amore, di voi stessi,dell’altro, di Cristo.


AMA

Non lasciare che trascorra un giorno della tua vita senza essere certo di aver amato. Ama la fragilita’ perche’ da essa dipende la fortezza di domani…ama le cadute perche’ ad esse seguiranno le risalite ardite…ama le inquietudini perche’ ti renderanno irresistibilmente folle…ama i tempestosi sussulti dell’anima perche’ ti alzeranno in volo all’alba di un nuovo giorno…ama le impercettibili emozioni del cuore perche’ apriranno al tuo sguardo nuovi orizzonti…ama e non lasciare mai che la ragione catturi la meraviglia del bambino che c’e’ in te…ama ed avrai fatto di te un capolavoro!


MIO AMORE

Non sono mai stata capace di trovare conforto nel pregarti…fin da bambina quelle parole mi sembravano sterili…fredde…precostituite dagli altri…io volevo parlarti non pregarti; volevo che il nostro fosse un groviglio di parole solo nostro…volevo che tu mi amassi in un modo che fosse solo mio…e ti parlavo come non lo facevo con nessuno affinchè tutta l’umanità riconoscesse in quelle parole l’amore mio per te ed il tuo per me. Non ti stupirai affatto,mio puro e grande amore, se ora ti dico che devi cercare di tenermi fra le tue braccia molto più di quanto hai fatto finora perchè fredda è la notte, dolorosa è l’anossia,immensa è l’angoscia…buia è l’anima…forte è il desiderio di cedere….e tutti mi credono forte…si aspettano che sia forte…ma tu conosci le fragili curve del mio cuore. Amami Cristo, fallo e rifallo…mai come ora….ora più che mai!