COSA NON VEDONO I MIEI OCCHI?

Cosa non vedono i miei occhi?
Un mondo ci portiamo alle spalle
che nessuno conosce;
e noi, di questo mondo siam testimoni;
ci è dato sapere
cosa sia ciò che andiamo da sempre affermando?
Crediamo di conoscerci,
ma ad ogni stante ci smentiamo…
Un enigma che vive
e non trova soluzione;
nascoste le vie che portano all’essenza…
Il nuovo giorno ci sorprende,
imprevedibile e da sconosciuta regione
sopravanza…
In ritardo su tutto,
e le teste si fan pesanti
sotto il giogo di pensieri senza pace…
Lucidità, barlume d’un attimo,
fugge via;
inseguirla, per ritrovarsi soli e senza fiato…
Cosa non vedono i miei occhi?


NOI

E siam qui
che ci chiediamo,
nuovamente giaciamo…
ma chi siamo?
Fatica d’ogni giorno
non ci ferma,
tra fitte fronde
nella frescura,
scorgiamo il rapido ruscello
che non si stanca;
scorre e per sempre
si rincorre;
chi lo può comprendere?
Potenza dell’amor
che ci rinnova…
Ho guardato nei tuoi occhi,
son finito là
dove fine mai si trova;
son caduto nei miei giorni
ed ho trovato i tuoi…
Non ricordo più,
ma prima di noi
cosa c’era?
Noi,
soltanto noi
e già vien sera…


DAL PADRE SEMPRE AMATO

L’alta vetta
del tuo orgoglio
stai scalando;
so bene quanto
stai faticando…
Lotta serrata d’ogni giorno
ti attende,
per non soccomber
al tuo io,
fatto di niente…
in cima
vedrai quel che sei,
e quant’è piccolo il mortale
nel suo mondo,
dove da sempre
i bimbi,
fanno giro girotondo…
Dalla vetrina del cielo,
cadon divine lacrime
d’amore,
per l’immenso dolore
in cui al gioco,
s’è sostituito
il terribile fuoco;
ma ecco la vetta,
ci sei arrivato;
e la pace,
finalmente hai trovato…
La morte non t’ha ucciso;
le rapide,
non t’han portato via
assieme al tempo;
non t’ha sradicato
il predone vento…
e così,
nell’infinito hai riposato;
figlio,
dal Padre sempre amato…