Parto d’autunno

Quando la vita rifrange
negli occhi di un altro.

Quando il tuo sguardo si assenta
da giorni frantumati nel tempo.

Quando un passante è il tuo grido
e un viaggiatore il tuo cammino.

Quando la tempesta è il tuo credo
e la quiete il tuo oblio.

Quando con violenza vorresti sporcare
la dolcezza della musica.

Partorire ali di vento,
stanandoti nell’aria
…finalmente libera.


Nomade

Guardo lontano verso l’orizzonte
invisibile di fumo e di caos.
Ancella di Sole velato di malinconia,
ombre vaghe incatenano i miei passi.

Guardo lontano verso l’orizzonte
immenso e infinito di luce e di amore.
Regina di Luna condottiera felice,
l’ombra è dissolta nelle orme perdute.

Cammino lontano verso l’orizzonte.
Nomade, lungo la linea dell’esistenza.


Se solo sapessi

Se solo sapessi
cosa fare dei miei sogni.
Se solo potessi disperderli
al vento dell’inutilità.
Se solo potessi infrangerli
sullo scoglio del dubbio.
Se solo sapessi cosa fare
del mio non amore
e amare ancora.
Se solo potessi
vivere come voglio io.
Se solo potessi
radiare l’infelicità
nel mare fluttuante
che alla riva calmo s’accosta.

E col bacio lieve della sabbia,
solo un alito della malinconia,
arriverei naufraga
a toccare la riva
ed essere baciata dalla felicità.