BINARI SENZA STAZIONE

E’ un gioco dolce
la follia dei ricordi.

Galleggia
trascinando i giorni
nelle pagine di un libro,
una foto sbiadita
l’impronta sui vetri
appannati.

Aspettare sera
e vedere binari
che non vanno
da nessuna parte.

Malinconica, l’anima,
viaggia già nei sogni
mentre una raffica di vento
disperde nel vuoto
la vaniglia della pelle.


LIQUIRIZIA

È ancora sogno
quel sapore dolce amaro
che persiste sul palato.

Forse è desiderio
di atmosfere passate
dove il vento mescolava i profumi
e piegava le canne.

Fragile è la mia paura
e mi rifugio nel buio,
mentre la clessidra
lascia scivolare lentamente
i suoi granelli.

Riemerge ancora la nostalgia
con i suoi rituali,
le tempeste e le illusioni.

Ma io resto lì, ferma,
ad aspettare la schiuma
che accarezza la sabbia
e leviga i sassi
in attesa di un’alba rosa
che al risveglio arriverà.


UN SORRISO NUOVO

Non è solo panchina,
tramestio di passi
e solitudine sospesa
il tramonto dell’età.

Sogni accantonati in un letargo
riaffiorano impellenti
a ricamare i giorni.

Ecco una piccola mano
s’insinua fra le tue e stringe il filo
di un aquilone colorato.

E sgrana gli occhi
alle tue favole inventate
di draghi e principesse
e storie di folletti.

Il cuore ascolta i battiti
del dono rinnovato
e un altro giorno insieme.

Certo finirà l’autunno:
l’inverno è ormai alle porte
e non si torna indietro.

Ma una leggera brezza
fresca e profumata
regala nuova gioia
e una carezza rinnovata.