A mia sorella

San Francesco parlava al sole chiamandolo “fratello sole” io chiamo mia sorella “sorella madre” la mia prima sorella. Sorella madre perché in lei io mi riconosco, mi ritrovo a pensare alla mia mamma, ed è un pensare bello, di dolci struggenti ricordi, della mia casa allegra, rumorosa, felice, rivedo gli occhi cerulei di mio padre, il suo piglio autorevole ma buono, rivedo il profilo severo di mia madre sempre in ansia, preoccupata, tanti figli, quante preoccupazioni affanni gioie e dolori.
Rivedo in mia sorella la mia anima gemella, stesso cuore, entusiasmo, ottimismo, purezza d’animo, generosità, altruismo. Guardo i suoi occhi stanchi velati e vedo in essi la paura la fragilità e l’affanno degli anni che scorrono sempre più pesanti. Vorrei allontanare da lei le ombre che si allungano, il sole che tramonta, il silenzio che la circonda, vorrei poterla alzare in volo, farla volare come una farfalla, farla giocare come una bambina, tenerla per mano correre felici. Io e lei, la prima figlia, la prima sorella, l’ultima figlia ultima sorella, due nodi stesso filo, stessa trama di un velo antico, dolci ricordi, nostalgia di un tempo remoto ma così vicino da sfiorarlo con mano. Sembra ieri, ma è già così lontano.

Rita La Pignola


Il funerale di mia nonna (e la sua eredità).

il funerale di mia nonna è un ricordo dolce, senza dolore.
La guardo come allora, piccola, minuta al centro della stanza adorna di fiori con camicia e cuffietta di trine e merletti sembra dormire, sta riposando penso.
La casa è piena di parenti, amici, conoscenti, tutti parlano, tutti vogliono onorarla, con ricordi , aneddoti della sua lunga esistenza. Cala la sera, la notte, e siamo tutti intorno per vegliarla e accompagnarla verso il suo nuovo domicilio, verso la sua nuova casa. Mia nonna si chiama Anna, ma tutti con affetto la chiamano “ Nanella”.
Nanella è la mamma di mia mamma Assunta. Questa notte penso è una notte speciale, si continua a parlare a narrare storie che sanno di favole, di gnomi, di fate; dalla strada arrivano rumori smorzati, incantati, odori, profumi, aroma di caffè, cioccolata, di dolce, di speziato, aromi buoni che invadono le stanze e cullano Nanella, che dorme beata, contenta di andarsene lieta lasciando a noi tutti la scia del suo profumo di violetta. Questa notte è una notte che sembra non voglia finire mai, mi accorgo che sto barcollando, ho bevuto troppo caffè, mi butto sul letto stordita col cuore a mille, mi sento come una falena attirata dalla luce, finalmente mi addormento.
La sua eredità? La voglia forte del caffè in ogni momento, e una statua sopravvissuta per miracolo a tanti traslochi, integra, fiera sopra il suo treppiede.
Grazie Nonna, della statua, del caffè, e (perché no) del tuo magico funerale.

Rita La Pignola


SERENITA’

L’estate è tornata
e con essa il mio cuore
si è svegliato.
La mia mente
sgombra da ogni nube
si libera da ogni angoscia umana
Il mio sguardo sereno
spazia nell’universo
e si riposa.

Rita La Pignola.