Meriggio

Pallido sole
incanti il meriggio
con le tue lacrime
di sogno sospese
sui vapori della terra
che tremula accoglie
la tua promessa d’amore.
Immerso nell’ultimo
tepore
è questo palpitare
dell’animo
che si schiude timido
in morbidi pensieri.
L’aria vellutata
accarezza i sensi
e lascia aperta
la porta al sogno.


La tua presenza

Mi sembra un delirio
una follia acerba
il pensarti
eppure senza volontà
la mente a te corre
come onda alla spiaggia.
Mi scopro a cercare
amorose corrispondenze
senza manifesti segni
ma segrete voci
indulgono al sogno
che della ragione
non è figlio.
E mi par tra mille
d’udire la tua voce
scorgere tra mille volti
quel tenero sorriso.
Avvertire ovunque
la tua presenza.


Senza identità

Ho davanti
disteso il mio passato
e non mi riconosco.
Sento d’essere
estranea ad ogni evento
come altra persona.
Senza nome
d’imprecisata età
nata chissà dove
immemore
di tutto e tutti
chè ogni ricordo è dolore.
E’ ormai chiaro
che si può essere morti
anche in vita.