SPRUZZI DI MARE

Turba il vento
degli alberi
le cime
prone
e chine
su un mare
di burrasca
Frange la schiuma
sulle tenere
radici
di arse tamerici
e salse
Sfida il gabbiano
marosi
e vortici ventosi;
la quota guadagna
si plana
si bagna
l’ala mai doma
E’ tutta vento
l’anima in pena?
E’ onda
franta
sugli scogli?
E’ volo
di gabbiano
sopra l’acqua
oltre il vento
mai vinto
mai spento!


SAN BERNARDO A MORNICO

Folgorato
da abbagli
di lucciole
scintille di fuoco
nella festa del paese
Seguono
i miei pensieri
del fumo le volute
che s’incantano
sospese
a rimirare
la vita


ODISSEA

Sulle rotte di Magellano
navigo nel tempo
lampo tiranno di caducità
Spiego le vele
sospinte da refoli di vento
leggeri
verso oceani misteriosi
della memoria
sconosciuti
o conosciuti
un tempo
dianzi il naufragio
tragico
dell’ultimo viaggio
Musiche arcane
di remote sponde
antichi ritmi
di paesi lontani
risvegliano
l’anima mia
assopita
il mio cuore
sussulta
di freschezza
alle suadenti note
e leggere
di melliflue sirene
padrone ormai
della mia mente
legata all’albero maestro
dell’esistenza
invano
Non me ne dolgo
mi lascio trasportare
giù giù giù
nel gorgo profondo
della vita
infinito mare
di subitanee burrasche
di bonacce improvvise
E con gioia
attendo
sulla mia pelle
bagnata sfinita
la lieve frustata
degli Alisei
La rotta
riprendo sicuro
verso il tramonto
dove m’attende
oltre le Colonne
paziente l’ignoto
o forse la luce