Attimi

Non è bastato l’alito di vento mosso da una vita
c’è stato un attimo
quasi ci credevo
tutto cambiava alla velocità del pensiero.
Quando scavi nell’abisso
rivedi le ombre che ti accecano le pupille
voltati e scopriti a ritroso
nel fango, i passi, diventano duri come pietre gelate.
Indietreggi incerto e lento verso la certezza di non tornare.
Voltati. Voltati. E non guardarti più oltre le spalle.
Vorrei. Dovrei.
Tutto si muove alla velocità del pensiero.
Dentro. Fuori da me. Quasi mi tocca, mi sento sfiorato
..e non reagisco, non c’è più spazio
mi travolge quel sogno di bambino
ho la verità davanti agli occhi
quella cercata nell’infanzia
adorata e quasi negata
sta li davanti, solo a me.
Davanti, dinanzi agli occhi.
E quando tutto resta fermo, immobile
tutto si muove, tutto cambia e, sempre
alla velocità del pensiero.


Verità nascoste agli occhi

L’attimo che intercorre tra il principio e l’eterno
un piccolo giorno
incosciente
la musica si spezza
il cuore rallenta
tutto sovrasta tutto.
C’è chi di gioia incredula perisce
e gli affetti
pesano come macerie,
c’è chi pensa del suo viver
e c’è chi sopravvive
pur morendo
per l’amore di un figlio.


Futuro

Rinasceranno su questa terra,
traditi dal tempo,
ancor più vivi.
Rinasceranno. Petali rossi,
farfalle,
giochi di bimbi.
Annuseranno intatta l’essenza del mondo.
Polveri d’oro a cadere giù dal cielo
ricche di profumi.
Sarò di nuovo ricolmo d’amore.


Per un istante

Ho sentito una voce che gridava dall’alto
gridava il tuo nome
ed io ascoltavo in silenzio il fragore delle onde
lambire gli scogli più piccoli,
quelli dimenticati dagli occhi,
quelli che stanno sotto al niente,
quelli che sorreggono i più grandi dubbi della vita.
Perché i dubbi fanno male come pietre sotto ai piedi nudi.
Non dubitare amore,
non ci riguarda,
non riguarda noi.
Ed improvvisamente il vento si sopiva
perché la verità
spezza la voce come un grido dal pianto.


Ricordi

Giaccio inerme.
Mi puoi cercare tra le viscere della terra.
Odo il soffio del vento attraverso la mia quiete,
mi travolgono i tuoi passi lenti,
le radici di un giglio,
la terra che geme.
Mi puoi cercare, ricordare
e vestire del tuo silenzio.
E cadono brune le foglie appassite,
rumori parati dal fruscio di mille anime.
Sono la gioia che non vedevo,
non ho più il cuore nel petto
ma la pace che sostiene il mondo.
Hai ancora vita e occhi per guardare,
paura, rabbia,
guerre e ingiustizie.
Non sprecare nemmeno un momento,
rinasci ad ogni ora,
ad ogni qui,
ad ogni dove.


Esistenza

Chi tu sia,
in forma o veste a me sgradita,
non riconosco in te
strazio di mortale luce.
Eppur l’adoro,
tra mille lacrime,
quel tuo piccolo, silenzioso grido sul mondo.


Rivelazioni

La vita,
La gioia,
Il tuo mondo,
La forma dell’esistenza del passato,
il cuore che batte
come un leone che ruggisce al vento.
Cosa mi racconterai?
Alla fine cosa racconterai?
Distruggerai ancora i tuoi sogni?
e ti ritroverai immersa in acque torbide..
Cosa lascerai nelle anime che incontrerai?
Languidi ricordi o una particella di nostalgia?
Guardati,
affinchè io possa vedere la rivelazione nel tuo volto.
Non mi negare un attimo di felicità
sia solo per un istante.
E’ per questo che comprendo che la vita non mi è mai stata negata.