Tiro alla fune

Questa mattina verso le nove , mi alzo con una natica dolorante,

tra me e me mi dicevo, ma chi me lo a fatto fare ; non sei più

giovane mi dicevo!!

il mattino prima, caricato il mio carrettino con ombrellone e sedie

a sdraio , mi incammino sul lungo viale per andare in spiaggia ..

arrivato nel mio solito posto , pianto il mio ombrellone apro la

mia sedia , e mi siedo pacificamente attrezzandomi per prendere

il sole

A cinque metri di distanza, c’erano i nostri animatori del

campeggio La Mimosa che intrattenevano i ragazzi ; tra i quali

c’erano anche i miei due nipoti Simone e Irene.

La mattinata è bellissima , sono in ferie qui sotto il mio

ombrellone con il mare di fronte sdraiato con l’ebrezza marina

che la senti sulla pelle; eppure, c’è sempre qualcuno che rompe!

Chi

vuole venderti qualcosa, oppure fare una lunga chiacchierata con

il vicino di ombrellone.

Nel bel mezzo della chiacchiera, si avvicina un papà dei bimbi;

e dice rivolgendosi verso di noi ( hei giovanotti in modo di dire

giovanotti!! venite ad aiutarci, i nostri animatori hanno bisogno

di una mano al tiro alla fune;) ho no le dico non ne ho proprio

voglia.

Il papà si allontana cercando altri volontari ,intanto nel gruppo

degli animatori c’era movimento abbastanza vivace..

In breve tempo arriva mio nipote Simone (nonno nonno ci vieni a

dare una mano, il primo tempo l’anno vinta l’oro)

Dico; ma con chi state giocando ; siamo noi contro l’altro

campeggio il Centauro.

Nel frattempo arriva Roberta, una delle animatrice che cerca

volontari e mi invita ; dai nonno di Simone venga anche lei?.. e

mi dà la mano per tirarmi su.

A questo punto , un invito così non si può far finta di niente , le

dico ; Roberta : guarda che io sono vecchietto? Sono invalidato

all’ottanta per cento come posso aiutarvi io!! Massi nonno

l’importante è fare numero così si spaventano..

Mi armo di pazienza e raggiungo il gruppo, io non mi misi nel

mezzo con gli altri , ma presi la cima della corda lo passai sulla

spalla e poi arrotolarlo sul mio fianco ; mi posi contro vento , in

modo di vedere tutta la mia squadra, così facendo se nel tirare noi

andavamo avanti io recuperavo un passo in dietro , se invece io

facevo un passo avanti facevo ostacolo sotterrando i piedi nella

sabbia provocando un dosso dove poter fare presa..

IL secondo raund l’abbiamo vinta noi ponendo molta resistenza, il

terzo, è stato vinto anche da noi ; la squadre del Centauro vista la

nostra resistenza , ha mollato di botto la corda, ed io caddi

rovinosamente per terra , battendo la mia natica destra ; in tre mi

sollevarono da terra (tutto bene nonno !) mi dissero ; tutto ok

ripetei anche se ero dolorante ..

Questa mattina però anche se riposato, la mia natica fa male , dico

che quando ero più ragazzo le piccole botte traumatiche erano più

gestibili ; adesso nella soglia degli anta , è più lunga la guarigione

si accumulano acciacchi su acciacchi senza contare quelli che il

tempo ti regala ….


IO e la mia Rosa

E banale forse pensare certe cose, ma a volte presi dal tram

tram delle cose, dalla vita ,dal lavoro, l’impegno dei figli;!!

ma però ogni tanto mi fermo a connettere, e mettere a fuoco

alcune cose, come si suol dire mettere i piedi per terra essere

realisti.. In un momento di tranquillità, io e mia moglie Rosi, ci

scambiamo un piccolo bacio, accompagnato da una carezza

datomi sulla guancia; ci scambiamo quelle carezze che solo noi

vecchietti possiamo regalarci, lei la mia Rosi guardandomi negli

occhi mi dice; ( è da un po’ che non mi regali fiori?.)­ Ma se

sono quarant’anni le dico, che ti regalo fiori!!.. Forse pensai, ha

ragione; però al momento più opportuno riattivai quel senso di

creatività e di fantastico folletto che mi ritrovo, e che ce in me..

mazzo di rose rosse, accompagnato da un bigliettino con su

scritto ALLA MIA ROSA PIU’ BELLA , e una domanda ben

precisa ; cosa fai stasera?…

ricevuto i tuoi fiori in questo momento , ma sei matto? Mi dice ;

troppe rose , ma quanto ai speso!..nel frattempo le rinnovo l’invito

( cosa fai stasera ?) .. Ma cosa vuoi che faccia? Vieni su a casa,

facciamo una piccola cenetta, e come al solito stiamo insieme

seduti sul sofà a guardarci la televisione…

Io a volte vorrei tanto esprimere il mio sentimento, dire quello

che sento per lei,vorrei abbracciarla forte forte a me, e farle

sentire il battito del mio cuore ; ..

Verso sera , le faccio recapitare dal mio fioraio, un bel

Alla mia telefonata lei risponde !! hoo ciao tesoro; ho

Questa sera, le dico ! Ti porto a ballare, così ci

lasciamo alle nostre spalle i quarant’anni della nostra vita ! E per

festeggiare quel giorno ; gli feci fare una dedica dal cantante

dell’orchestrina. E mentre ballavamo il cantante Augusto

disse!!alla Rosa più bella gli dedichiamo Rose Rosse per tè..

già dalle prime note, la mia Rosa capì al volo che l’artefice di

tutto questo ero io, in quell’attimo la strinsi a me formando un

unica fusione,in quel momento cero io e lei e nessun

altro…