GRAZIE
Dirlo è troppo breve, è troppo scontato
è poco comune ed è poco meritato
GRAZIE
Proferirlo è un suono duro, è un colpo forte
è un sorriso dolce ed è il saluto della morte
GRAZIE
Ribadirlo è ciò a cui si educa, è a volte imposto
è un occasione persa e rappresenta un costo
GRAZIE
Basta solo pronunciarlo, è bello sentirlo rivelare
serve solo ammetterlo… ma è brutto doverlo sospettare…
GRAZIE
Potessi avere altre opportunità lo direi mille volte
se avessi capito in tempo di avere poche volte
Avrei, avrei, avrei… parlato, suonato, ballato,
cantato, esultato, abbracciato, baciato…
dieci, cento, mille, milioni di volte anche allora
ma è arrivato il tempo del tuttora
ADESSO, LAST MINUTE e ORA
a VOI, AMORI ed AMICI MIEI
GRAZIE ANCORA.
LA MIA POESIA
Semplice e svogliata la mia penna corre sulla carta bianca come la neve,
la macchia come si colora un cuore di gioie e tristezze.
Sale il fiato per l’attesa di scrivere,
ma muore il pianto per il dolore di finire.
Quando ella scorre vibra il corpo,
quando si ferma si spezza un ramo dell’albero della vita.
Ciò che siamo è ciò che resta,
ciò che saremo è quello che di noi ricorderanno.
Piano e lento il battito,
veloce e pazzo il cuore
si fa sentire a ritmo alternato,
pronto nella sua custodia per esplodere.
Come ella scrive è indifferente ma letale,
come si diverta è imperscrutabile ma certo.
Ridere o piangere non importa, l’essenziale è scrivere.
Se nella luce si riflette il buio, ella è nero su bianco
Se ferisce vuol dire che ha fatto un buon lavoro
Se gratifica avrà poco successo
È sempre buono ciò che colpisce non quello che piace
Se ritrovarsi sulla bianca carta vuol dire esistere,
cercarsi nel buio vuol dire amare
Quando Narciso si specchiò nell’acqua,
cadde ma ritrovò se stesso.
Farsi male è come vivere due volte
Inciampare è sentire che ci sei
Emozionarsi con un bacio vuol dire apprezzarsi,
volersi bene vuol dire ballare sotto le stelle in riva al mare.
Una canzone dice che i sogni son desideri,
ma è una fiaba dolce e crudele.
Penna corri veloce non ti fermare,
corri e va da…
E’ la scrittura della vita.
SEI
Il funambolo del mio cuore
La mia rupe smarrita
La noia della confusione
Un groviglio di giorni
Una presunzione d’amore
Lo smarrimento dei sentimenti
La cenere che arde sotto il pietroso cuore
La ferita d’infinito
Il calore di un abbraccio
L’innocenza della felicità
Un vestito che non si sfila
La lacrima che brucia nei miei occhi
Il crepuscolo di un sogno.