Presso il fiume

 

Tra incontri e perdite, come

l’acqua di un fiume

che scorre e non torna

indietro è la nostra vita.

 

E mentre la luna aspetta

nell’immenso stellato l’alba,

nessuno è più lo stesso

di ieri.

 

Incontri e perdite.

Acqua di un fiume

che scorre è la vita.

Presso il fiume,

con l’amo ripesco ad uno

ad uno i dolci

ricordi, e li stringo forte

dentro l’anima.

 

Ieri, oggi, domani. Mentre

scorre l’acqua,

tra incontri e perdite

nello specchiarmi,

come l’acqua del fiume

mentre sono, divento

diversa.


A L B A

 

Dolci son le notti stellate,

quando la luna è luminosa

e argentata, e rischiara ogni

angolo, di terra e mare, e culla

il dolce sognare.

 

Non sempre, però, le notti sono

stellate, e la luna a volte è

assente e velata, oscuro diventa

allora l’andare dei viandanti,

di terra e mare.

 

Tremano i sogni e le speranze,

della vita di ogni viandante, dentro

questo viaggio che è la vita, a volte

facile, a tratti infelice.

 

Ed è allor che ognun solo si

sente nel cuore della terra, e

aspetta che l’alba, piano piano,

si accenda. Un’ alba, che ricacciando

indietro la buia notte, illumini

di nuova luce i sogni.

 

L’ alba del cuore, però, non segue il

tempo. Non ha la ciclicità del giorno e

della notte, né delle stagioni, dei mesi e

degli anni. L’alba del cuore, nasce

nella pausa tra passate tempeste

e nuovi affanni.

 

Nella pausa, trova l’alba il suo

splendore, il suo momento di gioia.

La vittoria sul buio, la ritrovata

speranza, Un nuovo giorno annuncia

sempre l’alba.


TI HO INCONTRATO

 

Ti ho incontrato nella meraviglia di un pesco fiorito;

nella primavera che rinnova la vita;

negli occhi di un bambino che guarda lontano,

nel passo attempato e nel sorriso di ogni anziano;

nello sguardo smarrito dell’emigrato che

la via vecchia per la nuova ha lasciato.

 

Ti ho incontrato nel dolore di ogni calamità

e nel coraggio di chi nascondendo il pianto

risorge con difficoltà;

ti ho incontrato nei corpi indeboliti da ogni malattia,

nella fede e nei miracoli che qualcuno reputa follia.

 

Ti ho incontrato nella povertà e nell’uomo

che ha perso con il lavoro speranza e dignità;

ti ho incontrato nel cuore buono di chiunque

tende la mano, per alleviare un dolore vicino e lontano,

nella lode muta e nell’allegria, che nasce in ogni angolo di via.

 

Ti avevo cercato nel rintocco di campane, di chiese piccole

e cattedrali, dentro il cuore e nelle vesti talari

di chi predica bene e razzola male.

Ti ho incontrato invece “non dentro una specifica religione”

ma in cielo, in terra e in ogni luogo, là dove c’è l’amore.