L’altra umanità

Settecento morti

sepolti negli abissi del mare

che fu degli dei.

E’ ancora, l’uomo

quello della fionda e della pietra.

Boato immenso

eppur impercettibile,

pianto del mondo non ascoltato,

vagiti di bimbi

flebili

muti

ancor prima di nascere.


Ululante il vento

Ululante il vento

scompaiono i ricordi

più belli.

E il pensiero

diventa di sasso

fermo immobile insensibile,

anche al passaggio

del forte profumo

delle mimose.


La mano più bella

La mano più bella

guida amorevole

foglia

di acanto,

che è resurrezione

del corpo

dell’anima.