L’ALBA GUARDAI
Ch’io nacqui
intesa implacabile
di un progetto d’amore,
vidi confondersi
tra le pieghe e la gioia
l’esser mio, scalzo di portenti
e odoroso di vita,
incline al mio sentiero.
Inquieto percorrere,
avanzo nell’umano intercedere di sfide
e conquiste là, dove il mio passo
incontra l’altra parte di me e
lenta mi vesto di abiti nuovi,
lascio fogli di vissuto
a coprire le mie imperfezioni.
E continuo ad esplorare
Ogni angolo nascosto delle mie capacità,
io, che l’alba guardai
con la fermezza del naufrago su un appiglio,
adesso osservo la riva
tempestata di luci nitide, lontane,
faro dell’intercorrere dei giorni
che si rincorrono
sulla mia pelle blu.
AD OCCHI CHIUSI
Ad occhi chiusi guardo il mondo
E vedo l’ansia dei giorni
Che acceca la gente, il frastuono
Dei rumori che copre i passi
incerti.
Ascolto lo sguardo dei miei simili
Agitarsi intorno a me,
non chiede, sovrasta le circostanze,
si fa strada tra l’indifferenza
gelida di una mano,
che sfugge il contatto.
Sento mille suoni diversi che
Compongono spazi nel mio mondo a colori,
sono fotogrammi creati dalla voglia
d’immaginare un arcobaleno
intrecciato di dita e sensazioni,
laddove il mio pensiero esiste,
forma risate, gioia, colore.
Ad occhi chiusi inseguo il mondo,
non voglio accecarmi con l’inutilità dei giorni,
alzo le mani
ma non mi arrendo a questo buio,
che mi abbraccia.
Ad occhi chiusi guardo il sole
Che dipinge il mio cuore.
IL COLORE DEI PENSIERI
Mi vesto del colore dei miei pensieri
Ed esco fuori, per le strade
A combattere le mie guerre
Respiri, affanni, s’alza la voglia
Di tornare indietro
E ricominciare il viaggio, libera
Fra l’ardire e l’incoscienza
Dei miei verdi anni.
E mi cerco ancora
Nel profumo dei miei sogni,
l’azzurro del cielo
mischia le sue illusioni alle mie radici e
germogli di grano vermiglio
riempiono le attese.
Farò, di questi frenetici passi,
il mio calvario.
È tardi per cambiare rotta,
il cuore attende la sua estate,
all’ombra fresca del glicine
in fiore.