ONIRICI SQUARCI DI VITA

Carezze ondeggiano nello zefiro
e per la soavità della loro delicatezza
trasfondono un afflato di purezza:
singulto struggente di luce!

Fanciulle-fiori
si schiudono sul prato onirico degli occhi,
mentre soffiano petali smaltati di mare
dal flauto della loro rosa.
Muschi soavi
effonde la loro sensibilità,
novelle essenze creaturali
che gaie come gerani
lacrimano l’odore della luce.

Il prato dei sogni
si liquefà in latte d’arcobaleno
e nutre con materno zucchero di pace
la fame d’ogni corpo
dato alla luce per amare!

Insufflando una preghiera di sole,
la vertigine cromatica dell’aurora
rifrange i petali dell’anima-fiore.

Scintillii azzurro pavone baluginano
da arcane e fascinose labbra di corallo:
le labbra della vita
se non rinunciamo ad amare.


L’INEFFABILE LEVITA’ D’UNA SPERANZA

All’appressarsi della sera
la luna rivela romiti monti azzurri,
molcendo il core dell’ermo viandante.

Respirando lo smagato incanto
di quel panorama, beve
l’intrepido pellegrino
una sensazione di vago avvenir
che addolcisce il palato dell’anima
con saporosi grappoli di vita.

Lacrima albe d’ideali
e, in un baleno d’alma ispirazione,
attinge il bello aereo:
un tressaillement di sogni
che ridesta le amene
illusioni del suo vagheggiar.

E carezza col core
e con la mente bacia
l’ineffabile levità d’una speranza
vergine e umile:
che l’umano impari – o cerchi d’imparare –
a amare e onorare
ogni dono del Divino Amore.


INVOCAZIONE AD AMORE

O lustrale purezza d’amore,
che erigi un castello di fiori
con la grazia del tuo terso sentire,
consentici di sposare le mura
ecumeniche della tua creazione,
frutto di un’eccedenza di cuore.

Tu sei l’essenza spirituale d’ogni vivente,
lo slancio ascensionale
che lo conduce all’oasi dell’innocenza,
ove la tua anima si dilata
e trasfonde nella sua, partorendo
l’arcobaleno dell’Eterno.

Il mondo, benchè inconsapevole,
mendica il pane sponsale
della tua sensibilità metafisica,
ma – ahimè – non ha il coraggio
mistico e munifico della tua umanità…
E persevera nell’abbrutimento,
sostituendoti con fittizie immagini di bene,
figlie del mefistofelico.

Ma tu ricomponi i relitti
dei cuori naufragati nella disperazione,
perché sei il dono appassionato che Dio ci ha elargito!
E chi vuole essere un portatore d’umanità
ha il dovere d’invocarti
e pregarti d’abitarlo…

Per evangelizzare il suo cuore.
Per diventare come te,
Amore Assoluto!