Per non dimenticare

27 gennaio 1945.
E’ tutto finito!
Calde lacrime scendono sulle mie guance,
lacrime di tristezza per coloro
che ora fluttuano nel vento,
per i bimbi che non avranno un futuro,
per le mamme che mai più vedranno i loro cari.

Ad Auschwitz il vento sussurra storie incredibili,
disumane, storie di odio profondo.
La terra nasconde tra le pieghe
ossa consumate, doloranti, straziate.

Provo un grande smarrimento.
La libertà mi fa paura.
Dovrei rallegrarmi,
in realtà non godo nel sapermi libero,
penso a coloro che vivranno per sempre
nel tormento: carnefice e vittima.

Che ne sarà di me e della mia serenità?
Che racconterò a mio figlio dopo il mio ritorno?
La pena profonda di chi ha indossato
la maschera della ferocia
per nascondere la debolezza umana?

I cancelli finalmente si aprono,
ammiro il cielo infinito e penso:
“Se l’umanità dimentica tutto questo
non saremo mai veramente liberi!”

(Sandra Zanetti)


Camminando insieme

Lassù,
nel cielo immenso
brilla la stella dei miei desideri.
E’ lucente
come l’amore che ho per te.
E’ grande
come la passione che ci avvolge.
E’ misteriosa
come la scommessa sul nostro futuro.

Mi protendo verso l’alto
nell’inutile tentativo
di afferrarla e farla mia.
Il pensiero fluttua nel vento
e l’umano desiderio
vola fino a lei
depositandovi una speranza:
io e te,
una cosa sola,
camminando insieme…
liberi di amarci
oltre il tempo e lo spazio.

(Sandra Zanetti)


Amico a quattro zampe

Batuffolo nero
che trotterella e guaisce,
mi guardi estasiato
e ti accoccoli vicino a me.
A cosa pensi cucciolo?
Che mi ami
d’un amore incondizionato?
Che la mia strada
è la tua strada?
Che ovunque io vada
anche tu andrai?
Sembrano questi i tuoi pensieri!

Di giorno mi cerchi,
mi segui ad ogni passo.
Di sera ti infili silenzioso
sotto le coperte
accanto ai miei piedi.
Quando parto mi saluti,
quando torno mi accogli
come nessun altro sa fare.

Se piango ti rattristi,
se gioisco ti rallegri.
Perché sai sempre come mi sento,
lo cogli al volo,
lo percepisci all’istante.
Ci guardiamo e non serve parlare:
tra noi c’è empatia.
Il tuo sguardo trasmette
quello che la voce non dice,
sono parole d’amore,
di fedeltà, di tenerezza.

Sei l’amico migliore
che mi sia mai capitato,
l’amico silente,
quello che mantiene
le promesse mai dette.

(Sandra Zanetti)