L’età dell’estate

L’età della primavera ha fatto il suo corso,è passata senza mettere radici.
Non ha portato frutti, molto di più.
Ho visto prati verdi e cespugli rigogliosi di bacche velenose.
Fonti cristalline e pozze torbide.
Ho avuto il piacere di sentire il profumi più belli dei fiori selvatici.
Mi sono punto con spine di rose sbocciate da tempo.
Ho conosciuto la presunzione di un immortale.
Tinto la mia anima di pece per il gusto di essere grandi,
conoscendo quanto può essere profonda la tana del bianco coniglio.
Vagando nelle lande desolate dell’ipocrisia compresi quanto lontano fosse il blu del cielo.
Percorrendo strade impervie il mio albero è cresciuto.
Con foglie raccolte lungo la strada si è vestito.
Ha avuto consapevolezza prendendo coscienza.
L’esperienza è una maestra severa che ti porta sempre in un tetro inverno o sulla soglia dell’estate.
Il sole scalda ora la spiaggia dove la mia onda batte.
Il ragazzino ora è un uomo ma sogna ancora l’isola che non c’è.
Fiero dei miei sbagli e grato alla fortuna della vita.
Dalla cima della collina posso vedere le pendici di un autunno lontano.
Mi godo i primi raggi che mi scaldano prima di scalare la vetta.
Non ho paura ,finalmente so chi sono, cosi intraprendo la via.
“ Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino”.


Il senso della vita

In punta di piedi arriva,con sorpresa.
Vivi un giorno come tanti e fai parte di qualcosa.
Non è un regalo,solo una possibilità.
La odori,la senti,ti coinvolge con serenità come fosse normale.
Innocenti sguardi ti danno il benvenuto,assapori il casolare e le sue sfumature.
Il nucleo a cui giri intorno.
Non sei arrivato e da li che stai partendo.
Non è semplice, solo una fiamma che si accende.
Non ti appartiene, vuoi solo farne parte.
Soldato indomito di tante battaglie ora non si tratta più di guerra.
Niente armi o sotterfugi.
Eppure, sarà la lotta di una vita.
Ricorda da dove vieni e come sei arrivato.
Trasmetti solo ciò che sei e tendi la mano.
Di un re sarà la corona e non la paga di un mercenario.
Dona ciò che hai acquisito fan te che aspiri allo stendardo.
Diventa cavaliere di opportunità ancora giovani.
Lascia che siano i loro occhi ad indicarti i colori.
Quelli dell’unico amore vero che non viene mai piegato.
Portato in grembo come frutto del peccato e dato alla luce come acqua di sorgente.


Indifferenza

Ancora! Feriscimi ancora. Insultami !
Fa piovere i miei occhi,scava un solco nella mia anima.
Fa sì che il mio battito si fermi
.Urla il tuo disprezzo per i miei sbagli.
Sfoga la tua ira sui miei difetti, ma,
n on colpirmi con la tua indifferenza o
non mi hai mai amato.