Poesie e Racconti
Il gabbiano dell’anima
Ogni volta che posso ancora ascoltare
il suono così dolce del mare
Alzo gli occhi al cielo e penso di vederti lassù
che voli nella luce che non ti abbandona mai più
Vai in alto più delle nuvole
ti scaldi al calore delle stelle
ti lasci accarezzare da quel chiarore fatto della stessa sostanza della tua anima
Splende nei tuoi occhi quel bagliore
quel modo unico che hai di rivelare l’amore
Quanto dolore hai dovuto attraversare
più forte di una corrente di ponente
più di un vortice che ti fa precipitare spietato in mare
Tu di petto e di getto
hai affrontato inquietudine paura e
non ti sei arreso all’apparenza e alle cose del mondo
a te stava stretto il limite inferiore all’orizzonte
hai baciato il sole
e mi hai toccato il cuore
Ho immaginato le tue prove di notte
mentre la luna sorrideva
perché nemmeno lei ci credeva
Poi è diventata seria lasciandoti una scia argento
a illuminarti il cammino
mio grande paladino
A te che hai saputo dare un senso al tuo continuo esistere
e mi hai insegnato a vivere. Silbhe
Grido D’Amiata
Eco dalla montagna…
inquieto il tempo oltre quello che sento…
umana imperfezione mi doni clima di rivoluzione.
In punta di piedi entro avvolgendoti nella mia coperta d’amore.
Cadono dal cielo soffici baci d’angelo.
Uno ad uno vorrei fossero sogni di felicità per te.
In quella vita quando ancora mi troverai nascerà il sole caldo di una primavera che non avrà mai fine.
Il tuo respiro vento che tocca l’anima. Silbhe
L’Aquilone
E ‘magia
questa pioggia a vortice di petali bianchi
mentre gli uccellini sono immobili ad osservarci
Tirami verso di te
prendi il mio cuore e dagli le tue ali
Voglio librarmi leggera sulla nostra melodia
mentre sorridi vicino al sole
Acrobazie nel cielo
io e te nel culmine della danza della libertà
L’incantesimo si spezza quando cadi o
orgoglioso ti aggrappi ad una pianta
e i bambini con gli occhi tristi ,sperano di rivederti al piu’ presto matto in alto
Indescrivibile è l’attimo in cui sembri prendere tutto il respiro
e cerco di darti vita a salti di corda per farti volteggiare nel blu
Non c’è pensiero più felice che pensarmi lì con te
nuotando nel vento , guardando lontano. Silbhe
Se diventassi mamma
ti insegnerei tutte le voci degli uccellini
cresceresti con la natura vicina
giocheresti con me a riconoscere
Se diventassi mamma
ti sorprenderei con la bellezza di ogni
tramonto e con i colori dell’arcobaleni
Se diventassi mamma
ti farei vedere le costellazioni e ti direi i loro nomi
e quando una stella cadrà esprimeremo insieme un desiderio
Se diventassi mamma
ti colmerei di coccole
cercherei di capirti
e attraverserei con te tempeste
ma quando sboccerà il tuo sorriso ritroverei un po’ di te in me
Notte
La quiete dopo una tempesta
il cielo apre un sipario con i suoi occhi luminosi
ecco il tuo mantello che cala sui colori del giorno
Notte che mi fai sognare
notte che riserbi i miei desideri
notte dove la magia non se ne va più via
Fascio argentato che mi catturi
mentre il mio spirito grida e invoca riti di ringraziamento di altri tempi
Bosco che mi persuadi e mi accogli mentre danzo felice
posso solo sentire il suono dei miei passi e creature che vegliano il risveglio della terra. Silbhe
La mia meta
A volte vorrei che le onde
potessero accarezzare
ogni volto che si chiude nella tristezza
Coglierei e tratterei l’attimo di ogni sorriso spontaneo
in una sfera luminosa
che ti regalerei da guardare nei tuoi giorni più oscuri
Vive il sole quando posso sentire l’eco dei tuoi passi
che raggiungono i miei
C’è una terra di infinite meraviglie
e assume un’anima nuova e unica
di una bellezza incontenibile
quando voltandomi vedo tutto questo attraverso i tuoi occhi
A te che conosci
e non giudichi
e sai condividere questo mondo
cullando l’amore attraverso piccole straordinarie cose. Silbhe
Splendore del mondo mai più tondo
Ho attraversato la luce
Ho immaginato di stare al centro del mondo
Con quell’uragano di passione
Senza mai distogliere da te il minimo di attenzione
Ho dipinto dal più piccolo sino al più grande dei miei orizzonti
Di quel blu unico che sfuma nella scala di rosso
E non posso fermare lo sguardo
finché non giungo al traguardo dei tuoi occhi
Mi disperdo
Non mi guidano le stelle
Non ho la bussola
Né orientamento
Solo perdimento
Alle luci dell’alba mi sento salva
Poi mi tocca quel raggio
E sono già a Maggio
Nasce una musica intorno
Danzo in pirolette dal profondo dell’essere
Ogni giorno in presenza di te
E’ l’infinito vivere per me. Silbhe
La terra del niente
E mentre ero lì triste, tutti erano felici: “Finalmente sei tornata” dicevano. Quale anima fiera di se
tortura un proprio simile schernendolo, mortificandolo, solo per sfoggiare una degna rappresentanza?
Non intuivano cosa stava accadendo, non gli batteva più il cuore. Parlavano di amore rinnegando ogni
colore, parlavano di affetto e mettevano in risalto ogni difetto. Si sentivano nel giusto con il loro gran
senso del gusto. “All’attacco miei prodi!” Gridava il condottiero. Essi risposero: “Fa che la serva si
inginocchi ancora alla tua generosità, mettile un piede in testa suo spirito protettore “ Ella con visibili
lividi li guardò un’ultima volta. Tra le fiamme del rogo sorrideva ancora, mentre il corpo diveniva
cenere, l’anima si illuminava ancora fino a diventare una stella. Una tra le tante del cielo. Nel suo degno
volo divenì un sogno da regalare all’unica creatura che potesse davvero amare. Silbhe