A Ennio….

E poi

All’ improviso

T’incontrai

In mezzo a tanta gente ti vidi

Nell’immensità del tuo sgardo

Mi persi

Come si perde il mare all’orrizzonte

Le tue calde braccia

Mi avvolsero

Erano carezze amorose

Sussurate dai nostri

Corpi smarriti

Io piccola e timida

Davanti

A questo sentimento

Così grande

Cosi Pulito

Così Nostro

 

Non conoscevo l’Amore

Quello vero

Quello che ti fa batte forte il cuore

Quello che ti rende

Indifesa

 

Tu

 

Me lo insegnasti

Sussurrasti al mio cuore

Con la voce del tuo

per darmi la forzadi credere

e  ricominciare

a descrivere la magia della vita.

 

Ed io

 

Lo feci

 

Raccontai di te

Di me

Di noi

 

Del nostro grande amore.


LA MIA MONTAGNA

Penso a te papà

In una giornata come tante

Sulla vetta più alta della montagna

Come un grande albero

Te ne stai

Le tue forti radici

Affondano nella roccia

Sei un guardiano attento

Osservi la vita che giù a valle

Popola i tuoi boschi

In silenzio ascolti

Il grido dell’aquila che maestosa

Danza intorno a te

Accompagnata dalla musica dolce dei ruscelli

Che scorrono tra i prati verdi

I fiori hanno schiuso le proprie corolle e

Le api ne sorseggiano la loro essenza

È arrivata la primavera

Quella che aspettavi per fiorire

Ma l’aridità della parete rocciosa

Te lo impedisce

Cerchi di nutrirti di luce

Rubandola al sole

Ma la pioggia ti spoglia del tuo mantello

Il vento ulula

Tendo l’orecchio ad ascoltare

Ti parlo

Ma la mia voce

Non ti giunge

Il tuo silenzio è una stella lontana

In questa notte

La nebbia si dirada tra i pini

La luna proietta la sua ombra

Sui ruscelli limpidi della radura

Esseri minuscoli

Escono dalle foglie

Si fanno strada sui sassi bianchi

E si specchiano della sua bellezza

Voglio rimanere qui

Ai piedi di questa mia montagna

Finchè il giorno

Rimarrà azzurro e la notte

Come un’ombra farà tremare il giorno

In un susseguirsi di emozioni

Voglio rimanere qui

Per vivere ogni istante come se fosse

L’ultimo mio giorno…


LA MIA FINESTRA SUL MONDO

Seduta dietro la finestra della vita

Guardo come ignaro spettatore il

Susseguirsi degli eventi

Ombre scure popolano le vie le strade

Di questo mondo che muore

Soffocato dall’indifferenza di tutti

 

Tra scorci rivedo il mio vissuto

Dov’è la luce?

Dov’è il sole?

Dov’è quel sentiero che porta

Fino all’anima della gente

La vacuità di questa vita

Ha seminato rancore e odio per i diversi

Per il diverso da noi

 

La sofferenza la leggi negli occhi di chi

Per strada ti tende una mano

 

Il dolore lo vedi segnato nei visi di chi

È stanco di combattere una guerra senza fine

Eppure

 

Lontano

 

li..

 

in quell’angolo buio

di questa strada senza sorrisi

c’è qualcuno che riesce ancora a

regalare gioia

 

a dare una moneta per sfamare

chi cibo non vede da giorni

 

a scaldare con generosità e altruismo

chi infreddolito da sguardi gelidi

giace in una pozza di fango

dietro muri chiusi dal terrore

 

c’è chi passa e non vede

chi vede

ma non guarda

oltre….

 

Chi come me

Giace inerme davanti

A tanto buio…

A tanto orrore…