SENZA SCAMPO

Sconfinai sul mio orizzonte

là dove mi attendevano

i tuoi occhi splendenti di luna,

trionfanti sul buio intorno a te.

E camminavi

sulla polvere del deserto,

ti stagliavi fra le colonne

del tempio di Hera sul mare,

ti rotolavi nell’erba dell’Ovest,

e amavi

in abbracci sussurranti

fra lenzuola di seta a Versailles.

Ora raccolgo dentro me

frammenti di memoria,

lampi  di sorrisi e

fragorose voci di tuono

dall’alto di un cielo

sbrindellato

dal tuo divino amore;

e solo luce mi trafigge

gridando

alla mia finestra.