UN’ILLUSIONE
Mi sono fidata, mi sono illusa,
mi sono persa in un vortice di utopie,
ingenua ho ceduto il mio cuore al mio peccato,
testarda nel credere che potevamo un giorno
fonderci in una cosa sola,
sogni, desideri, prospettive, tutto svanito,
mio ammaliatore di cuori, quanti
quanti ne hai già spezzati?
quanti ne hai usati e gettati?
quante sono le bambole con cui hai giocato?
no mio incantatore di cuori,
io non sono più il tuo giocattolo,
la tua bambola dai riccioli d’oro;
ho spezzato l’incantesimo che ci univa,
mi sono liberata dalle tue catene,
tu dolce nettare che oscuri un veleno letale,
con il tempo capirai, quando un giorno
i miei raggi di sole non illumineranno più il tuo viso,
proverai il sapore amaro della mia assenza nella tua vita.
IO, ME E IL VUOTO
Non so più chi sono,
ho perso la bussola del mio cuore,
continuo a cadere nel vuoto,
non mi fermo, continuo a cadere,
tendo la mano, cerco aiuto
la tendo così tanto che sembra si spezzi,
qualcuno arriva ma, invece di tenermi mi spinge,
e ancora cado, cado
nella gola nera della disperazione,
affogo nelle mie lacrime,
cerco di rimanere a galla,
combatto contro me stessa,
luce contro tenebre,
il sole si affievolisce
preannunciando l’arrivo della devastazione
oppure l’inizio di una nuova luce,
più forte, più brillante;
attendo la fine di questa battaglia,
il tempo sarà la cura
e ritornerò a brillare e abbagliare di un calore intenso.
DESTINO OSCURO
Destino crudele,
destino beffardo,
come ti devo chiamare?
Perché, dopo aver perduto l’acerbo amore
me lo hai fatto ritrovare?
Rammento i beati momenti passati,
ora nuovamente l’accesa passione ci ha travolti,
ma destino mio caro
noi due non siamo più i giovani spiriti liberi,
non te ne sei accorto?
Come amanti ci rifugiamo di nascosto nel nostro mondo,
i nostri cuori parlano d’amore, speranze e promesse,
dell’attesa del giorno in cui le nostre mani si uniranno
come sono ora le nostre anime,
ma tu destino maledetto, non ti sei arreso,
hai voluto farmi credere in un lieto fine
e invece mi hai tolto tutto nuovamente;
questa volta non mi arrendo, ti sfido, pretendo la vittoria,
ma sono sola, lui non c’è più,
me lo hai portato via, lontano, il più lontano possibile,
perché, perché tu destino spietato;
che sia la morte a separarci,
se così hai deciso,
perché ne un altro uomo, ne un’altra donna
potrà farci dimenticare, noi insostituibili, unici
sempre io in lui e lui in me.
IN BILICO
Con forza e coraggio
affronto le mie incertezze,
in bilico tra bugie e verità
percorro barcollante il filo della vita,
mi imbatto in menzogne,
mi nutro del profano nettare del desiderio,
bramante di curiosità,
sapere cosa si cela più in là,
oltre ai confini dell’ignoto,
cammino su carboni ardenti
la carne brucia ma non mi fermo,
continuo certa di trovare la mia sorgente,
che disseterà le mie labbra,
rinfrescherà il mio corpo,
avvolgerà la mia anima,
in un intenso, profondo e indissolubile legame.
SAPORE DI TE
Onde di mare all’orizzonte,
sapore di sale sulle aride labbra,
la pelle calda color bronzo
risplende sfiorata dai raggi del sole,
i nostri corpi uniti in un impeto di desiderio,
mi cibo del tuo amore,
non mi sazia ne voglio ancora
non ne ho mai abbastanza,
sedotta da quel sapore mai dimenticato.
UN FIGLIO
ti accolsi tra le mia braccia,
con timida paura ti tenevo delicatamente
come una piccola bolla di sapone,
tenera, soffice creatura cresciuta dentro di me,
frutto e simbolo del mio amore,
mano nella mano perlustreremo questo mondo,
avrai fame di apprendere
io saprò saziarti,
avrai sete di risposte ai tuoi dubbi
la mia fonte li disseterà,
avrai gioie che condivideremo,
avrai dolori che annienteremo uniti,
mi amerai, mi odierai,
mi vorrai vicina, mi vorrai lontana,
vorrai camminare solo e sarai libero di farlo,
figlio mio un giorno spiccherai il volo
vigoroso volteggerai nel cielo senza di me,
se necessario saprò curare le tue ali spezzate,
complici di un legame creato per natura
fortificato, germogliato dall’inesauribile tempo.