Barlume

Neanche tanta è la voglia di star sveglio,

ma oramai come un vizio

questo vezzo mi consuma.

Stasera non scorgo dannazione negli astri,

ma altri accanimenti mi tengon compagnia, stasera,

e il ricordo del tempo amato

rende aspro l’amor che provo

verso questo fiume che

da sempre non vuol saperne

di pietà e d’attesa.

Son attore del mio dolce ritardo, non meno

dolce attore del mio forte ritardo,

perdendo sempre il momento propizio

e accrescendo il fragore di tale supplizio,

ma capisco

capisco quanto più forte e scardinante

stia diventando quest’indugio, e quanto meno dolce e

ambita si stia rivelando quest’attesa.

Temo

temo per l’attore,

ma spero che capisca ciò che ha già capito,

spero che capisca

che questo l’ha capito.


Virtus Sola Nobilitas

Sono un uomo forte, lo sa

retto, con dei principi e

con valori che richiamano

l’antichità.

Lei sa che non riuscirà a corrompermi,

sa che bianco e nero son per me

distinti per quanto simili, o affini,

sa che lotto ardentemente per rendere onori

a virtù e che con sangue di rinuncia

consacro promesse di nobiltà,

conosce il mio animo e …

conosce, purtroppo

l’unica mia debolezza:

lei stessa.

Lei mi ama follemente e follemente mi odia,

un Amore e un Odio forti, sinceri, Vivi!

Il desiderio la compiace, ama volermi avere

ma odia avermi;

Mi brama e mi ripugna al tempo stesso …

Lei ama me, ma odia la mia natura.

L’amavo e l’amo ancora,

ma nel contempo

la combatto.

Il desiderio mi distrugge,

amo volerla avere

ma odio possederla.

Conosco le sue insicurezze, le sue verità

e le sue …“virtù”,

la conosco

e so che lei è ciò che devo temere di più,

perché è lei la mia unica debolezza.

Questo reciproco rapportarci è uguale e contrario,

Io sono l’antidoto e lei il veleno,

e quanto a lungo possiamo sottrarci?

Ama ferirmi, vuole vedermi piegato,

spezzato, ansimante e Violento!

Sa che è l’unica cosa in grado di scalfirmi

e usa le sue armi con tutta la foga che tiene

in corpo.

E’ perversa,

ama la corruzione, la menzogna,

la viltà, la codardia, la violenza e …

mi adora

così come il mio dolore,

e ama, fortemente,

vedermi cadere.

Non sono mai caduto, neanche per compiacerla

ma mai, è dinanzi i suoi occhi.

Cado per colpa delle sue ferite, quando

lei non può vedermi,

e se potessi sprofondare per quello che mi fa

andrei giù, in fondo,

ma virtù impone dovere e sacrificio,

e posso solamente, e segretamente

cedere il passo, desistere

per sua causa, nelle conseguenze,

perché quando penso a rinuncia

compagna di vita,

muoio d’un dolore immenso

e d’orrore, implodo,

scansando altri

dal brandir offesa.

Mi vuole sottomettere, compromettere,

mi vuole vedere sporco, così come forse, io,

la vorrei pura,

e vista la natura della natura stessa,

credo nulla possa sancire il cambiamento,

se non le intenzioni, e le idee di chi

riuscirebbe forse, un giorno

a gridare giustizia.

Ma

rimane che ci amiamo

e siamo amanti,

che ci odiamo

e ci combattiamo,

e che

viviamo, per essere l’uno

dell’altra.

Però so,

che quando cado da una parte, in un modo,

lei si solleva sul mio mondo …

ed è questo il nostro eterno e romantico equilibrio.

L’uno respinge l’altro per preservarsi,

e allo stesso tempo ci arrendiamo o cadiamo

furtivamente, per curarci,

nella speranza,

che l’essere con cui condividiamo la sorte

non conosca affanno.


 

Attesa

Smantellarsi dietro ad un desiderio,

equivale ad uccidersi piano a piano.

Soffrire d’un dolore profondo

ed intenso,

un fremito che trova quiete solo, e non del tutto,

durante il sonno.

Quanti hanno desiderato,

hanno amato,

quant’altri hanno bramato senza fama

o osato senza gloria…

Io appartengo a quelli per cui questa, è

consuetudine ormai.

Fallire ancor prima d’aver provato,

rinunciare ancor prima d’aver lasciato,

Amare,

ancor prima d’aver capito.