Poesie
Queste Notti
Strazianti son queste notti.
Notti di sale, disperate e versate sulla pietra
Notti infinite,
dove l’occhio, se pur stanco, non si quieta
E ancora notti,
notti senza scuse, confuse tra i vetri rotti
Notti di niente in cui la mente è l’unica con cui lotti…
Notti spente,
spente come le loro proprietarie
che si danno arie su quei sentieri.
E infine notti solitarie,
notti come ieri
in cui finisco a cercarti fra i miei pensieri.
Chi sono io
Chi sono io che dormo, mi alzo e vivo?
Corro e mi trascino.
Chi sono io? Lo sai?
Io son l’ombra di me stesso,
chi fui e chi vive adesso.
Ma son anche colui che immagino
Quando guardo allo specchio
E addobbando il mio riflesso,
scruto nel mio animo.
Cambierò.
Sguardi
Si van seguendo da una notte e un giorno
Le vivaci luci di nostri sguardi
E restan sorprese come due bugiardi
Che per non ferirsi si reman contro
E non c’è intelletto come quel d’Ippona
Solo l’atto netto, angoscia e azzardi
Chi ‘on teme ‘l fuoco e ‘l morso de’ leopardi,
ma i suoi ricordi e ogni novel persona.
È il triste fato destinato ai molti
Che celan il proprio al cor di altri,
pentendosi poi con l’ingrigir dei volti
Sol pochi arditi ricambian i sguardi
E costor s’inalzan sopra gli stolti
Che moriran soli, pescatori di lanzardi.