Mi chiamo Sofia Celentano sono laureata in psicologia. La scrittura è sempre stata per me un mezzo importante per esprimere le mie emozioni e i miei pensieri. La scrittura, quindi la parola. Il materiale da me realizzato non fa riferimento a eventi personali ma sono assolutamente il prodotto di pura fantasia.

Ho vissuto tre volte. Ben tre vite. Forse penserete che sia pazza, in parte avete ragione. Ma ora sto meglio. La prima vita è quando andava tutto bene, quando il mostro non si era ancora insidiato nella mia mente. O forse, i mostri, perché ne erano tanti. Stavo bene, ero una come voi. La seconda vita l’ho vissuta quando ho smesso di essere me stessa, e soprattutto quando non lo sono stata più agli occhi delle persone che dicevano di amarmi. I mostri hanno preso il sopravvento, io ero impotente, non ero più io. La terza vita è quella che sto vivendo ora, una vita fatta di consapevolezze e di rinunce. Una vita fatta di cure e di paure, ma anche di tante verità. I mostri ci sono, ma so che sono io la più forte.  (La psicosi)

Sapevo che si nascondeva da qualche parte. Tremavo, ero sola. Avevo perso l’orientamento, mi ritrovavo sola lontana dalla città e sentivo il suo fiato sul collo. Mi girai ma non c’era nulla. Nulla. Com’ero giunta fin lì? Ho corso senza rendermi conto che non stavo scappando dal pericolo, ma lo stavo cercando. E l’avevo trovato. Era lì anche se non lo vedevo lo sentivo sedersi al mio fianco. Mi accasciai a terra e piansi.  (Le fobie)

Sapevo che mi attendeva alla “stazione”. Appena lo vidi il tempo si fermò. Era lì con gli occhi bassi ma con un sorriso che tradiva la sua rabbia. L’avevo fatta grossa, ma lui anche questa volta aveva deciso di perdonarmi. Avevo fatto i bagagli per l’ennesima volta dopo le nostre ripetute liti, ma questa volta ero stata lontana per “molto tempo”. Ieri, gli ho inviato un messaggio con su scritto “mi manchi”. Sapevo che l’avrei trovato lì ad attendermi pur non ricevendo nessuna risposta. (Le separazioni)