“La vita risplende”

Cadi lontano,
la foresta nera ti assale,
manipolando una mente troppo succube.
Energie succhiate da sanguisughe affamate,
ti spegni come il fuoco nella tempesta.
Risali tremolante,
il bosco incantato ti protegge,
curando le ferite sanguinanti incise nel cuore.
La luce che abbraccia l’anima,
la speranza che culla il baratro,
la dolcezza che gentilmente accarezza lo sguardo.
L’incubo svanisce,
la vita risplende.


“Passione proibita”

Un amore mai amato,
fatto di istanti strappati,
separato da quelle braccia forti,
nascosto da quelle labbra sofferenti segnate dal tempo.
Nello sguardo l’eco di un passato infelice,
la voglia di ricominciare trascinandosi senza forze, la paura di farsi ascoltare dalla propria anima.
Mentire,
ferire,
senza nessuna promessa.
Il riverbero nella voce,
carezze dolci sulla pelle ormai non più nel fiore della giovinezza,
corpi nudi che si sfiorano,
corpi nudi che si uniscono in un unico fuoco.
Passione proibita,
fatta di occasionalità e condivisione apparente,
di nuovo semplicemente non ha nulla,
nel vissuto non può pretendere di trovare posto.


“Speranza mai vissuta”

Aghi nascosti conficcati nelle vene,
sobborghi che lentamente consumano l’incertezza di una vita,
tra una stanza di motel e l’altra segni il destino,
vendi pezzi di carne come oggetti in un negozio di seconda mano,
“questa è l’ultima volta”.
Incontri la pillola della spensieratezza,
la bocca balla a ritmo alienante,
fissi volti che freneticamente si dissolvono,
attonito sul ciglio di una strada,
“questa è l’ultima volta”.
Lenzuola ingiallite da corpi malati,
una stagnola ancora da scartare,
l’autobus di sola andata,
la fermata al grammo di felicità,
“questa è l’ultima volta”.
Le mura si fanno strette,
il sudore erutta dai pori dilatati,
a ogni colpo il cuore esce,
l’intestino lentamente si lacera,
“questa è l’ultima volta”.
Solo come sei nato rimani,
raggomitolato in un angolo chiudi gli occhi,
stanco di tutto,
è finita,
“questa è l’ultima volta”.