Poesie
Il viaggio
L’uomo camminava lento
La strada sempre più angusta
La mano sulla verga
Fremente ai ricordi
Andava sempre più erto
Dove la notte regnava
A un crepuscolo in festa
Di tamburelli e canti e risa.
Il mare
Fulgide chiome
Rubate dal vento.
Gocce di pioggia
Nel grembo riempito e
Dal sol partorito.
Porti di marinai e ire funeste.
Abbracci di amanti e
Orfani attese.
Regno sovrano e
Tavole empie.
Sirene e lusinghe
Dai mille colori.
L’attesa
È sera
Fuori piove
Arrivano ovattati
I rumori del mondo
Tranne me.
È sera
Il tintinnio insistente
Riempie l’attesa
Ma avaro nel petto.
È sera
Le porte si aprono
A suoni distinti
Lasciando fuori tutto
Tranne te.