Dalla finestra

Osservo dalla finestra,

una danza sinuosa al vento,

foglie di un giovane albero.

Come tanti pensieri

si adagiano in un variopinto

tappeto di colori.

Sono di gioia, di dolore

sono di mille parole,

le mie, le tue, le nostre

dette, celate, vissute

nell’armonia dei nostri corpi

che si incontrano che si fondono che si donano.

Nel loro migrare libere

il tempo le custodirà nel cuore.


 

Vorrei

Avrei voluto essere i tuoi occhi,

che osservano nell’infinito,

il sorriso accennato dalle tue sottili labbra,

il mondo da cui trarre la tua saggezza,

il tuo cuore per essere la tua vita,

non lo sono.

Vorrei ancora essere

La matita trattenuta dalle tue mani

Per tracciare nel cuore la mappa

che porta a trovare il tesoro speciale,

non lo sono.

Sono ciò che gli occhi hanno dato allegria,

il sorriso semplice e arrendevole,

la leggerezza delle tue parole

sussurrate al vento raccolte

in tante lacrime di pioggia

al primo temprale nutrono il nostro essere.

Sono la forza che combatte ogni lotta

la passione a cui dare valore al tempo che si vive,

sono, sono, sono

ma per te ora non più.


 

Lei

Ricordo ancora, il miagolio non urlato

la paura che hai avuto

quando le mie mani ti chiudevano

nel calore e al rifugio

Piccola e spaventata strappata

dal gioco del cane che voleva farti sua.

Ora sei cresciuta, sul tuo musetto tigrato,

0cchi tondi verdi come smeraldi

una “m” disegnata tra il punto rosa del tuo naso

il tuo nome “Minu”, lo porterai con onore.

Nel tuo cuore c’è il destino del tuo predecessore,

salti, corse, agguati come un vero cacciatore

ma quando è sera, quando tutto è tranquillo

lei è qui, raggomitolata, ma attenta

la sua zampa si allunga per ottenere

la carezza che da inizio al suo canto, le fusa.

Lei che sa essere leggera come una piuma quando esprime la sua dolcezza

che sa capire il momento migliore per fondere

il suo essere con il cuore del suo padrone.

Lei… lei … felina più che mai.


 

Mattino

Raggio di sole
squarcia
il nuovo timido giorno
alzato.
Il canto flebile del gallo
lontano
il profumo del pane
sformato.
Il suono del cuore
vivace
il primo fiore
aperto.
È vita è vera felicità.


 

Sogni

Scura è la notte
spogliata dalla nuvola
la luna piano piano
accende l’oscurità.
Timide a farle
compagnia le stelle.
Insieme tracciano
la via che percorre
Morfeo sul suo
destriero bianco
chiamato
a far vivere i nostri sogni.
Nell’attesa coccolata
dal dolce pensiero
dolcemente dorme.


 

Nostalgia

Solamente
i tuoi pensieri
parole attimi
ricordi profumi.
Vorresti riaverli
non è possibile,
accetti delusa
il tempo passa.
Inutile agire
ti lasci solo rapire
la musica incalza
libera magia
ora sei…