Infanzia di metallo

Ho un mantello di fili d’acciaio
Nella casa di polvere di mirto e sangue.
Riflessa nello specchio dell’ingresso
Sono sempre scalza
Separata dal mondo
Come dalle spine
Le more nel rovo.
Ridendo sprofondo nel pianto,
Cantando mi asciugo alla luna,
Sono un’ombra che danza rotta sul mare
Che teme e spera un giorno di affogare.

 

 

Tra alberi e balestre

Sono un colibrì
Su alibi di primule e ginestre
In volo tra alberi e balestre.

 

 

Come la neve

Vivere… come la neve
Tirare una pietra oltre il dolore
E farne un diamante,
Lasciare…