Gianna e l’arcobaleno
Se un sorriso bastasse
per un secondo
a descrivere la tua bellezza,
allora riderei sempre,
per cantare
l’immenso piacere
che mi da guardarti.
Ti avevo sognato così,
dolce bimba con occhi scuri,
ti sentivo già
da sempre,
e anche ora,
quando fiuto il tuo odore
mentre dormi,
ricordo quando eri
una stella in cerca di noi.
Comunque vada vivi.
Vivi felice.
Amore mio.
Non voglio un ombrello,
ma un arcobaleno per te,
che inizia nel bosco e finisce lassù,
nella luce,
mentre da un’ altra parte
piove con il Sole.
Emanuele Dio c’è
Si, sei tu
Dio con me.
Niente messe,
niente confessioni,
niente apparenze,
solo amore
donato con gioia e fatiche,
fatiche di chi ama,
ti amo amor mio,
mi consoli sempre
con il tuo cuore addosso
ai miei occhi
che abbracciano i tuoi all’infinito.
Tutto conta
Stanca e malata, sono viva,
stavo bene mentre morivo,
ora ogni attimo conta
e la voce dentro che vorrebbe urlare
parla da sola collegandosi
all’universo infinito che mi aspetta,
grazie, sono viva.