Ricordo

Rammenti le lenzuola

Dove noi due

Senza nemmeno una parola

Dipingevamo passione nel buio

Dove certezza

Suonava acuto

Girava tra possesso e arrendevolezza

Nell’Amore stordito, torbido, assoluto

Ora lontano ricordo

Produce le ombre amare

Perché al mio solitario tramonto

L’alba del mio passato non posso più evocare.


 

Pugno chiuso

Sussurrava, denti stretti.

Labbra tese.”Verginella.”

In giardino sugli attenti.

Pugno chiuso. Caramella.

Non capivi. Non sapevi.

Dolce, tenera e curiosa

La bambina, che tu eri

Non divenni mai la sposa.

Trascinata con la forza

E strappata dal destino.

Non divenni mai la sposa.

Per eternità, bambina.


Assenza

Tempo. Buio, vorace, nulla, spietato

Niente ti ferma. Nè amore, nè vino

Trattiene e consuma, il presente e il passato

Ma scelgo il nulla. Su incolore del nulla, dipingo Divino

Con poche parole striminzite e mute

Gli occhi implorano la clemenza

Ho tanto e tanto ho mai avuto

Tutto si ingarbuglia in un unico senso…

Assenza.