Poesie
A volte
A volte è come gli alberi che radi
dove il vicolo torce nella stessa
oscurità la piena d’un dolore.
Le porte delle case spalancate
bocche di meraviglia, le finestre
occhi socchiusi pieni di pietà.
E lo vedi improvviso che si fa
il chiaro dei paesi illuminati
il vento come insolito che passa.
A volte come latte in un rigagnolo
una strada riverbera che sa
le voci che domandano che danno
l’ultima verità, la più sincera.
E dov’era più fitto finalmente
a vederlo quel fumo che saliva
saliva a farsi in alto indecifrabile
nuvola tra le nuvole più chiare.
Sopra l’erba
Forse un dolore tace questa sera
d’aria tranquilla, l’ultimo paese
ha luci che appassiscono nel sonno
sereno sul riverbero del mare.
E lungo il cielo che rimane accesa
è la scia delle stelle, una velata
asprezza che si scioglie dove un’eco
lontana di lamenti lascia il giorno.
Ritornerà quel sogno non arreso
come la luna, troverà la strada
che si ricorda della soglia scesa
sui gridi dei fanciulli, sopra l’erba.
Ultimo giorno
Che posso dirti che tu già non sai
levato così in alto sopra questa
punta d’un grido mentre scorre il giorno
nelle ore che non sai se aggiunte o tolte?
Che passa in questa rigida sorpresa
che ora t’afferra, quale spola corre
in quest’ultimo giorno avanti e indietro?
Qui dove tutto si restringe a un punto,
a uno scatto che libera il sigillo
del vento che ti porta dove puoi
tu vedere te stesso che cammina,
fa che a un cenno trasecoli, a un bisbiglio
della caverna che ti è entrata in bocca.
Ora se io ti cerco tu non torni
agli occhi solamente, ma mi assali
come trovato d’improvviso al giro
d’un angolo di strade o come il volto
che ti lampeggia conosciuto a un tratto
tra le onde d’una folla e poi scompare.