Bramosia di vita.

il tempo naviga su di me.
l’aria della vita mi trasporta verso nuovi orizzonti.
Dei quattro elementi mi sazio
per coprire il sapore di quel vissuto un po’ amaro.
Tra inferno e paradiso la mia anima si spezza
mentre il corpo viaggia in esplorazione
bruciando nel fuoco
gelando nel ghiaccio.


Parquet

Sta sera ti va di andare a teatro?
Inizia una melodia
i ballerini con le gambe in aria
tracciano un disegno
come per magia.
Il dramma sta per arrivare;
la trama srotola i suoi segreti dal tulle della prima ballerina.
Tra lacrime e risa,
consensi e piacenti,
si innalza su fino al cupolone un vento di applausi.
Ho scelto un posto in ultima fila
forse gelo d’anima, ma per tutto il tempo ho visto solo un velo nero.
Di ritorno a casa immagino quel teatro vuoto, con poca luce.
Solo l’inserviente posso capire:
per lui è solo una storia in più su cui passare lo straccio.


Sono un fantasma

Sono qui ma non puoi vedermi.
I tuoi occhi tagliano la mia anima
e vanno aldilà della reale immagine.
Le vibrazioni attraversano quel che resta di me.
La Fenice rinasce con la morte
e con stupore di meraviglia applaudi il grottesco.
Soffro e non rinasco.
Vedo un altro mondo.
Dammi i tuoi occhi.