Bambini

Se decidi di fissare il tuo sguardo
in quello di un bambino
fai prima le pulizie
nel tuo cuore:
riconoscerà subito se sei
una moneta falsa
una campana incrinata

L’altro giorno ne ho incontrati alcuni
per loro mi ero travestito da orso:
la purezza di quella gioia
la curiosità viva nelle domande
la tenerezza nei gesti
erano così forti
che ho capito di averle perse dentro di me

Forse, crescendo,
il nostro cuore diventa un po’
come un mobile
sul quale la polvere si sedimenta
e non va più via, se non lo vuoi tu

Disillusioni e cattiverie sono
Quella stessa polvere

Con loro e per loro, almeno
rimaniamo un po’
bambini

Nessuno di loro deve
sfuggirci di mano


Controvento

Tocca con mano
la felicità
bramata dagli uomini:
essa ha la consistenza
del denaro,
che fruscia
si accartoccia
si corrode
e corrompe
e sporca le mani e i cuori

Osserva
la felicità
costruita dagli uomini:
essa è sporca
del sangue
di molti fratelli, ultimi
li sfrutta
li scarnifica
li disumanizza
li condanna a morte

Ascolta
la felicità
inseguita dagli uomini:
essa si ammanta del frastuono
di potenti motori
dei decibel delle discoteche
dei bip bip dei cellulari
e copre il silenzio assordante
di cuori sottovuoto

Non seguire
la felicità
che annienta gli uomini:
ti porterà
in fondo ad un bicchiere
lucido di alcol
in fondo al tunnel disperato
di una chimica siringa
Ti porterà per mano
a vendere te stesso

Cammina controvento
distogli il cuore
da questo pozzo nero
Allora
spunterà un fiore:
il sorriso di un bambino
la risata di un amico
il bacio dell’amata
un sogno realizzato

Cos’altro è,
se non questo,
la felicità?


Dietro a un velo

Come dietro un velo
ti vedo
mentre respiri
senza di me

Eravamo una cosa sola
ma ora
tu vuoi scivolare via

Forse
vorresti prendere
il mio ricordo
e appallottolarlo
e gettarlo via
Ma il mio cuore, no,
lui non è
un foglio di carta

Forse vorresti che
io non ti volessi più
bene
che ti rovesciassi addosso
le colpe
di tutti i miei pianti:
sarebbe più facile per te dirmi davvero
addio
Ma il mio cuore, no,
lui non sa
fare retromarcia

Io
prenderò uno scrigno
ci custodirò dentro
i nostri momenti belli
le note che ti ho cantato
le poesie che ho scritto
i nostri sogni e i progetti
Poi chiuderò tutto
e li cullerò
fino al seccarsi delle lacrime

Lasciami almeno
la dolcezza
del ricordo