Frammenti di anima e vita

Non esiste scienza che spieghi ciò che sei.
Quell’intima essenza di te.
Nessuno strumento che misuri la distanza
tra le tue gote rosse e il cielo,
mentre insegui il tramonto correndo in mezzo all’erba,
con le caviglie bagnate di rugiada,
per afferrare i lembi del giorno in fuga.
Non c’è algoritmo che possa veramente districare
il nodo che si forma tra i capelli, mentre li tormenti piano.
Non c’è chimica che traduca in proporzione
l’ombra stanca che ti vela lo sguardo,
e la scintilla di un acuto umorismo d’esperienza.
Nemmeno la migliore delle fiabe, può raccontarti,
perché l’anima tua perfetta, non è che una particella infinita
cristallizzata nel immortale attimo in cui sorridi.


Prisma

Se fossi prisma custodirei il riflesso
del tuo essere fanciullo eterno,
per poi declinarlo al mondo
attraverso arcobaleni erranti
sospinti oltre l’ultimo confine.
Non lo sono. Posso solo scrivere
affinché tutto si accorga di te.


Geometria di te

Mentre ti percorro con le dita
non trovo angoli, o linee spezzate.
Solo curve, ellissi, ovali
spirali, cilindri, cerchi, sinusoidi.
Colline, declivi, valli
ecco ancora un lieve pendio,
poi una sosta, una discesa ed una lenta risalita.
Il tuo corpo è un paesaggio collinare
di cui conosco ogni sentiero
e, nonostante tutto,
non posso che perdermi in te.