TUTTO QUANTO PER UN DOLLARO!

Nel volger della Sera, sento il Vento che soffia,

e ascolta il vociferar tuonante della Notte;

e aspetta, che finisce il rumore, ed il tremor silente, quasi.

 

Nel Sole si specchia la voce del desio.. Falso e Vero.

Che la bellezza trucca e assassina compete con la rima,

Vero verbo, dicono, finchè il tuono gemer finisce…

 

Quando Freddo si sente, poesia d’amor percepisce;

il suono di una musica incessante e finita…

… come un bel romanzo d’avventura e Paura.

 

Piccolo eccome valido. Sembra continuare

nel rumore la paura, ed un Regalo, valido.

Basta! un foglio bianco ha più parole.

 

Tutto Quanto… per un Dollaro!


Ai Confini Della Realtà

(La Leggenda di Thor)

 

In principio era il Fuoco: il cui calore bruciava tutto, davvero tutto.

Dio l’unico poteva osservarlo senza perire, era infatti Puro, privo di macchia, audace ma tutt’altro che stolto.

Vorreste sapere il futuro?

Il Calice Sacro da cui bere, veleno era per chi non fosse meritevole…

Tutte le donne del Mondo possono renderti pazzo, felice ma illuso, sovente: tutti siamo chiamati a cercare nutrimento e soprattutto nuove avventure; Dio e le sue leggi.

In quel tempo remoto vi era una stirpe di uomini leggendari, senza paura, con tante cicatrici quante stelle in Cielo.

Però essi avevano una profonda malvagia volontà. Il Mondo in mano loro avrebbe l’attributo della violenza, e Dio lo sapeva. Parlo di Verità Signori non di menzogne. Questi uomini erano potenti e temibili, il loro cuore era senza coscienza.

Correva l’anno 10.000 a.c., ed il pianeta aveva un profilo differente da come lo conosciamo oggi: l’oscurità pesava sui cavalieri celesti, esseri simili agli Dei, ma non asserviti alla gerarchia temporale.

Il nemico ed i nemici dei cavalieri erano più numerosi di loro, e di gran lunga più forti, invincibili.

La nascita dell’ Universo e le sue regole erano chiari a tutti: ovvero ciò che oggi è mistero allora le persone conoscevano tutti i segreti, e l’unica loro scelta era la lotta. L’ Universo è infatti nato dal cosiddetto “Nulla”, che in sè racchiude tutto. Il Nulla così come è giunto, così andrà via, e questo non è un problema per i cavalieri: il loro obbiettivo unisce tutti gli esseri viventi, conoscere il punto debole del Nulla e spazzare lontano il giogo pesante e depressivo che sanguina i loro cuori, i loro scudi e i loro sogni.

“Non posso arrendermi, sarebbe la fine; dobbiamo trovare il nostro Re.

Ho paura, ma non può risolversi tutto qui, ci deve essere speranza.”

La Realtà è di chi la rispetta, di chi la onora, non di chi, vile, la tradisce: perchè solo il cuore può suggerirci la risposta migliore.

Dio osservò il Fuoco per circa 10.000 anni, poi decise di alzarsi, e cercare la sorgente del Nulla, le cui origini si attribuivano al fattore della sofferenza, infine unica certezza nella esistenza, ed anche nella non esistenza, unica arma contro il male.

“Se volete il mio aiuto”, disse Dio, “sconfiggete il male, denudatelo”.

Il primo cavaliere scelto per la missione aveva doti di simpatia, coraggio, ma soprattutto una grande generosità. Il suo nome è Pyro, l’unico in grado di distruggere. Il secondo cavaliere era il figlio di Dio, chiamato Dio Termine, lui poteva mettere fine alla sofferenza di un uomo. L’ultimo era il più saggio, dell’età di circa 80.000 anni, nato all’epoca del Caos, egli poteva interrompere il flusso dell’esistenza, rendendo la vita noiosa.

I Demoni avevano il potere di togliere certezze ai cavalieri, perchè solo il Fuoco sacro non era alla loro portata: il Fuoco conosceva Tutto, ma Tutto non conosceva lui.

Il Demone della Noia decise di sprigionare la sua intera energia: ora gli uomini dovevano unirsi, per non soccombere; il Nulla era alle porte.

Ma un nuovo guerriero stava per fare il suo ingresso in campo, Thor, il Dio più amato dagli uomini: il cui amore lo rendeva presente nella loro vita, disponibile, e soprattutto disposto sempre a ricominciare con loro, proteggere le loro esistenze, affinchè essi divengano più sicuri; uniti a Lui nella lotta: e Lui, tra i guerrieri, era il più temerario, pronto a rischiare la vita, pronto a punire gli arroganti, sempre.

La prima battaglia si svolgerà tra i ghiacci del Polo Nord: “Riuscirò a frantumare la Sacra Montagna, che possa questo calore riscaldare le anime fredde”.

All’improvviso giunse sul campo una donna, dai capelli ricci e rossi, di bell’aspetto ed un tatuaggio sul collo raffigurante un Drago. Subito dopo un enorme individuo si materializzò, e tutti impietrirono dalla paura: egli era immenso e d’aspetto tutt’altro che gentile… “La ricerca è finita”, esclamò. “Il Nulla è debole nel cuore”.

Cadde il silenzio tra gli eroi: “Sai cosa ho di mio?”, tuonò il prode Thor. “Io ho il mio nome; non sono un essere che ama l’Oblio, ti sconfiggerò!”.

Lo scontro fù intenso, Thor prima di scagliare il suo martello disse: “Voglio la vittoria, voglio che questo mondo brilli di luce, il Nulla è solo un capitolo bianco di fronte alle nostre penne…”

Tutti i combattenti si schierarono, ma non vinse nessuno… Il Fuoco iniziò a bruciare, e li imprigionò tra le fiamme dell’Inferno, vinti.

Thor si risvegliò dopo un lungo sonno, e ardeva dal desiderio di vincere il male; non per sè, ma per gli altri. Un uomo è tale quando cede sè a chi merita, a chi non ama essere sconfitto. “Il male non ci batterà, non ci umilierà”; “Aiutami Dio a vincere questa arroganza!”.


PROFONDO NERO

Le parole difficilmente riescono a spiegare qualcosa che più che un concetto è una sensazione.

Mi piacerebbe non avere vissuto niente di simile: perchè è come se le tue certezze vengano risucchiate.

Sostanzialmente consiste in una parentesi; le tue previsioni vengono meno, i tuoi piaceri sono ribaltati ed infine il pianto non riesce a consolarti, stranamente…

Un Re diviene Schiavo, uno Schiavo diviene Re poichè osservandoti si ristora della tua sofferenza.

La Cura? Credo sia solo la Cieca speranza.

 

Tutti gli altri problemi passano in secondo piano e tu vorresti fare un patto con il Diavolo.

Il Buio non ti consola, e non ti rinbocca le coperte; ha solo bisogno di consumarti, e ci riesce benissimo… Tanto è forse il suo credito verso di te.

Per un male commesso? Questo non lo so.  E fare a gara a chi soffre di più non mi piace.

“Fermate il Treno voglio scendere!”. Ebbene non è possibile, ti attacchi… E’ un gioco per pochi, per Duri.

D’altra parte tutti noi avvertiamo dei limiti dentro, delle imperfezioni: il fatto è che nelle difficoltà alcuni mettono il dito nella piaga… E la Paura regna Sovrana, imprevedbile.

Penso che siano stati scritti molti libri sulla Depressione e il mio contributo, ciò che ho vissuto solo io è abbastanza chiaro, abbastanza utile.. e forse risolutivo (a Dio piacendo).

Ci sono due fattori da analizzare: 1) Il Mondo è una certezza di per sè, è ciò che conosciamo; se sei catapultato in uno differente perdi le tue certezze. 2) La Sofferenza è un valore assoluto, riguarda l’individuo, la sua personalità, la sua energia e la sua tenacia.

Se un Topo ti entra dentro Casa vai nel pallone, ma è una situazione esterna, non è dentro di Te.

Invece se sei depresso ed il vicino di sopra ti tratta con indifferenza, prende gioco di te senza chiedersi, “cosa prova?”.

Se potessi dire “vorrei prendere le tue scagure…”, lo farei quasi integramente, ma per la depressione ci penserei due volte…

L’informazione nutre i nostri quesiti, la nostra Anima (credo).

Depressione penso stia a significare una componente dell’organismo che intende danneggiarlo più che alimentarlo.

Un Record Olimpionico attrae nuovi altleti spinti per farne uno nuovo: la sofferenza è l’unica equazione verso il futuro.. La Felicità si nutre delle certezze altrui, poichè guarda fuori.

Questa Vita è per gli Eroi.

Ma io sarò il primo dei Vili quando arriverà il conto: l’universo non scherza, non è espressione di un anima sola…..

Perchè quando non riesci a svegliarti, a mettere giu un piede.. allora puoi dire che qualcosa dentro te sta remando contro… Cosa?

 

Per la Religione è il Demonio; per la Scienza L’Antimateria… Per la Medicina sono valori chimici squilibrati.. E per la Filosofia? Probabilmente è la spinta spirituale dentro di noi che ardendo ci allontana dal resto, nuove esplorazioni.

Fino a L’ultimo, ovvero la stasi dell’Universo, che muovendo contro sè stesso implode,

e si risolve l’esistenza stessa: principio comunque irreale perchè l’esistenza non può generare Inesistenza.

 

Tutto scompare all’improvviso; la sensazione equivale ad Oblio; un sentimento sordo e sensibile, estremamente sensibile, che a gli occhi delle persone suona stranamente come indifferenza… Perchè? perchè in quel momento siamo concentrati verso noi stessi.

Come si fa a scalare la Vetta del Mondo ti chiedi?

 

Non ne ho la minima Idea;

 

Felicità è salute, non solo nostra ma anche altrui.