Poesie
You Can Run But You Can’t Hide
Puoi scappare
Ma non puoi nasconderti
Dovresti prendermi in parola
Io non dico quasi cazzate
E quando lo faccio
Lo faccio con stile
Puoi pure correre per chilometri
Cambiare nazione, aspetto o identità
Ma alla fine
Non potrai mai nasconderti
Sarei sempre lo stesso
E ti troveranno
Ti faranno a pezzi
E rideranno dei tuoi resti
Prima di spararti via in orbita
Chiudendo l’argomento
Una volta per tutte
E non sono idiozie
Sei finito, sei fatto, sei condannato
Puoi pure scappare
Ma non riuscirai a nasconderti
Ti sei spinto oltre il limite
Una volta di troppo
E sei rimasto scottato
E ora vivi nella paura
Nel terrore di venire trovato
Che il tuo cadavere riaffiori
Su qualche spiaggia lontana
Sperduta tra i sette mari
Dove le tue ossa biancheggieranno
Le lontane da occhi indiscreti
Per tutta l’eternità
Ed è inutile provare a correre
Non potrai mai nasconderti
Il tuo nome è stato bandito
Non hai più un identità
E persino tu non sai più
Riconoscere la tua faccia
Stravolta dalla continua battaglia
Che combatti ogni giorno
Contro te stesso e i tuoi problemi
Hai trovato la voragine
Ma ti ci sei buttato lo stesso
Ora non sai più cosa fare
E invece di cadere
O cercare di risalire
Te ne stai fermo lì
In bilico tra morte e rinascita
Ma poi, lo sai
Puoi pure correre via
Ma non riuscirai mai a nasconderti
Puoi solo cominciare a scriverti un requiem
Per celebrare tutto questo
E bullarti un po
Fosse solo verso te stesso
Negli attimi che precedono la fine
Ma d’altro canto lo sai già
Che potrai pure scappare
Ma verrai lo stesso ripreso
E il tuo cadavere sarà crocifisso sui pali del telefono
Lungo la strada maestra, esposto allo scherno
Degli idioti che tanto detestavi snobbandoli
E che ora sputano sul tuo corpo
E vuoi sapere una cosa?
Avevi ragione, sono solo degli idioti
Ma loro dominano la vita
Ed è anche per questo
Che sarei sempre preso
E sbattuto su un asteroide perso nello spazio
Ad aspettare la fine vedendo 2 soli tramontare
Sei solo un uomo
Che cammina sull’orlo del precipizio con una pietra al collo
Potrai pure fuggire via lontano
Ma non riuscirai mai nasconderti
E allora torna pure al tuo requiem
Scrivendo spartiti e libretti
Che poi getterai via
Dimenticandoli per sempre
D’altronde non hai mai saputo guardare ne avanti ne indietro
E ne stai pagando le conseguenze
Non hai un passato e non avrai un futuro
Alla fine stai vivendo per sport
E la tua vita non è stata nemmeno una gara agonistica
Ma solo una squallida partita di calcetto
Tra scapoli e vedovi
Non hai mai avuto uno scopo
Ma c’hai creduto lo stesso
Cercando di dibatterti fino all’ultimo
Hai veramente corso su tutti i sentieri del mondo
E hai provato tutto quello che potevi
Ma non è servito a nulla
Sarei solo, sarai dimenticato
E non importa per quanti tu sia un genio o un idiota
Sarai sempre l’ultima idiota
E il calciatore mai esploso
Che doveva riempire la serie A di goal
E che è finito a fare la riserva in una squadra parrocchiale
Ti sei sempre aggrappato al tuo umorismo malato
E alla stronzate che t’inventi
Alla fine ti sei reso conto
Che stavi perdendo di proposito
E che la cosa ti stava bene
Non hai mai voluto rialzarti
E scrollarti la polvere di dosso
Perché dentro di te sapevi
Che per quanto saresti potuto scappare
Non ti potevi nascondere
E preso da questa verità
Hai preferito spendere il tuo tempo
A comporre un requiem
Che non porterai mai a termine
Perché sei un povero illuso
Che si trova tanto furbo
Quando è solo un grandissimo fesso
Che continua a ripetersi
Che un giorno riuscirà a salvarsi
Aspettando un qualche miracolo
Che non arriverà mai
E che lo sa benissimo
Ma che non riuscirà mai a smettere
E allora vai, scappa pure
Tanto non riuscirai mai a nasconderti
E dovrai fare i conti
Per l’ultima volta
E la strada t’inghiottirà nella sua pelle nera
E il tuo corpo svanirà
E il tuo nome sarà dimenticato
E il tuo requiem verrà ridicolizzato da tutti
Alla fine non hai potuto fare nulla
Per colpa o per errore
Ma lo sapevi
Puoi scappare
Ma non potrai mai nasconderti…
Gente Comune
Siamo tutti contro il primo ministro
Che regolarmente votiamo
Siamo contrari alla violenza
Delle armi che regaliamo ai nostri figli
Dobbiamo armarci
Per combattere chi è già armato
Tanto che ci frega?
Abbiamo 20 avvocati per abitante
Malediciamo la crisi economica
Che non ci fa permettere il solito caviale e champagne
Possiamo essere spinti a credere a fandonie
Se illustrate bene
Giochiamo alla rivoluzione
Giochiamo alla costituzione
Piangiamo stragi e costruiamo bombe
Siamo persone come tante
Con la nostra bella faccia pulita
E la maschera sempre pronta
Siamo la gente ordinaria
Tutti con la coscienza a posto
Per aver dato 2euro a dei disgraziati
Di un paese che domani avremo scordato
Gli abbiamo dato i nostri farmaci scaduti
E siamo tutti più contenti
Non abbiamo alcun timore
Se c’è qualche casino
Diamo la colpa allo straniero
Come dicono i TG delle reti unificate
Rumeni, albanesi, marocchini, zingari
Come faremo senza di voi?
Con i terroni ormai non c’è più gusto
C’è la Lega pure al Sud
Bainzu Sanna della Lega Nord
È uno spettacolo da due soldi, niente di che
Che fa ridere a noi
La gente ordinaria
Che di giorno parliamo d’integrazione
Prima di partire nelle ronde
Decisi a uccidere per non uccidere
A rubare per fermare i ladri
A cambiare bandiera al primo vento
Abbiamo la verità sotto gli occhi
E continuiamo a voltarci
Che cosa serve oggi mentire?
Un tempo ci si nascondeva
Ora, dato anche il nostro salutismo
Ci muoviamo alla luce del sole
Truffe, rapine e stupri di stato
Tutto è legale
A cosa serve essere onesti?
Quando il guadagno e il solo credo?
Metteremo un cane in parlamento
Se ci facesse guadagnare
Il voto degli Animalisti
E una carota in senato per il voto dei vegetariani
Tanto tra asini, pecore e maiali
Non si troverebbero male, no?
E noi povera gente alziamo le spalle
E ce ne sbattiamo i coglioni
Tanto che possiamo fare?
Siamo solo persone comuni
Non abbiamo mica potere
E quindi godiamoci lo spettacolo
Parliamo come un libro stampato
Seguiamo il leader
Non importa se è giusto o sbagliato
Noi seguiamo e basta
Il camerata o il compagno ha sempre ragione
Persino quando ha torto
Che cosa volete che importi?
Se e del nostro partito non può essere cattivo
Se ruba o uccide
Diremo che è tutto un complotto contro di lui
Che cosa volete che importi?
Il suo popolo lo seguirà
E un fascista, e nel giusto
E un comunista, e nel giusto
E un religioso, e nel giusto
E un ateo, e nel giusto
Che problema c’è?
Qualsiasi cosa sia e il nostro capo
Chi detta leggi ha sempre ragione
Per noi persone comuni
Tutti a bestemmiare e a maledire i nostri Dei
E tutti a pregare nei giorni stabiliti
Sciamani medievali al lavoro
In pieni anni 2000
“Hey, se una cosa funzionava 600 anni fa
Andrà benissimo anche oggi
Che importa se è illogica?
Logica Dei non vanno d’accordo
Continuate negare
Mentre viviamo sulle vostre spalle
Ammazzate nel nome del vostro Dio misericordioso
Lasciate stare fuori salute e innovazione
Che è sempre meglio sfiga e tradizione
Nominate guerra in nome di Dio
Benedite le vostre anime con il sangue
Santificate le stragi
Se lo fate in nome di Dio
Sicuramente avrete il suo perdono
Leggete i vostri testi sacri
E sceglietevi le vostre vittime
Tanto le troverete sempre
Dagli stranieri alle nuove tecnologie
Ascoltate le regole per crescere i vostri figli
Da chi non ne ha mai avuti e mai e avrà
Magari saranno malati o pazzi
Ma saranno benedetti da Dio
O almeno credo, mica ne sono sicuro
Ascoltate la voce del vostro sciamano
Picchiate e uccidete gli ebrei
Crocifiggete i cristiani
Fate guerra agli islamici
E tutto scritto nella parola di qualche Dio
Non so chi, ma segui tela e basta
Gente ordinaria, persone comuni
Seguite la sua voce
Lasciatevi guidare a Suo piacimento…..
Siete ribelli conformisti
Vi credete l’alternativa
Ma alternativa a cosa?
Tutti con la stessa testa e gli stessi abiti
Organizzate le vostre proteste
In modo da non pestare i piedi a nessuno
“Tutti uniti per un mondo libero-laico-salutista- sociale-vegetariano
E siete i primi a mollare la presa
Dite: “Domani tutti a far casino”
E alla prima occasione tutti via
Non credete nemmeno in voi stessi
Tutti bravi a parole
Tutti sciocchi ai fatti
“Agire? Ma sei scemo? Vuoi passare casini
No, no, amico, io non voglio rischiare
Firmerò i tuoi fogli
Ma non alzerò un dito
Tutti uniti nella lotta
Tutti insiemi, dai!
Ventimila partiti per la stessa cosa
DDDRS, CCCCPRET, BLA BLA BLA
Per ognuno ce la sezione distaccata
Cambia solo il nome
Tanto serve solo a perdere tempo
Bella cosa l’ideologia
Che serve solo a dividere invece che a unire
Non sapete nemmeno per che cosa lottate
Ma lo fate con gusto
Schiavi della tv e della propaganda
Credete nella televisione
Alle cazzate su Internet
Scegliete di prendere la strada comoda
A cosa serve pensare dite voi
Tanto non cambia mai un cazzo
Non potete fare nulla
E tornate a brucare l’erba del grande prato della menzogna
Andate, continuate così
Costruite il nuovo mondo così
Che belo che verrà
Vi sentite bene nel vostro essere insignificanti?
Nel cambiare parte al primo vento?
A farvi comandare come pecore?
Voi non avete mai problemi
Tutto succede per colpa degli stranieri
Ho così dice l’uomo dietro lo schermo
Tutti i crimini sono colpa egli extracomunitari
Che vengono a fregarci donne e lavoro
Gli italiani all’estero? Tutta brava gente
Non come ‘sti romeni bastardi
O è di nuovo il turno degli Albanesi?
Non mi ricordo chi sia la vittima oggi
Comunque la colpa e loro e siamo tutti più felici
Un italiano non violenterebbe mai una rumena
E se lo fa è una cavolata
Se i giornali non ne parlano
Distogliamo l’attenzione
Inventiamoci finti allarmi
Parliamo di Trans
Nello stato del Papa e della chiesa
E non del popolo italiano
Poi sono pure Trans extracomunitari
Che tolgono il lavoro a quelli italiani…
Divisi tra destra e sinistra
Quando non capite la differenza
Che in effetti non c’è
Ma voi credete che ci sia
E vi scannate per questo
Lotte per un gruppo di ladri
Che sempre vi fotteranno
E non paghi dei vostri averi
Vogliono anche la vostra anima
E voi volentieri gliela date
Vi fregano alla luce dl sol
E pensate: “L’opposizione farà qualcosa”
Opposizione? ma a chi?
Sono tutti della stessa pasta
Tutti la stessa gente
E se non volete capirlo
O fingete di non saperlo
Siete tutti più idioti di quanto pensassi.
BLACKOUT
E giunse il blackout
Scendemmo inermi nelle piazze
Come conigli impauriti
Schiacciati dal terrore
Dal buio e dalle tenebre
Pregammo tutti insieme
Per la foschia di fine secolo
Pregammo con tutto il cuore
All’avvento del Blackout.
Dalla mente alla bocca
I pensieri sfuggono via
Non riesci a trattenerti
Nemmeno per un poco?
Non sai resistere oltre?
Povero, non riesci a capire
Che il tempo sta volando
veloce e diretto
Come il bacio di una pistola.
La luna scomparve nel cielo
E le stelle stettero a guardare
Intimoriti v’abbracciamo
Ma nemmeno il nostro calore
Poteva scacciare via
Né il freddo dalle nostre ossa
Né la paura atavica
Che ci portavamo dentro
Dall’inizio del Blackout.
Tu credi di essere nel giusto
E forse lo sei veramente
Ma non distingui finzione realtà
Sostieni l’inesistenza del tuo pensiero
Mentre la luna ti chiama
Attraverso il suo canto
E nemmeno l’intero oceano
Può levartelo di dosso.
È il Blackout si sparse per il mondo
Ma fummo di nuovo in ritardo
E restammo senza fiato
Quando il sole sanguinò
Un liquido bianco e malato
Che colò lungo i viali
Ricoprendo macchine ed alberi
Abbandonati all’oscuro Blackout.
Dalla volontà primaria al nulla
Ti senti sull’orlo dell’esaurimento fisico
Non sei tagliato per l’eroismo
E la tua mente vaga via
In stretti cunicoli viscidi
Spiando fra le sbarre
Senza alcuna ragione
Come ogni altro essere umano.
Accendemmo dei grandi fuochi
Per poterci scaldare
Ma la legna non dava calore
Ed il cibo non aveva sapore
Solo i cani abbaiavano
Per la città deserta
Come un presagio di morte
In un mondo senza tv
Svuotato di ogni attrattiva
Dal crudele Blackout.
Che cosa ti aspettavi di trovare?
Un miracolo, il senso della vita?
O di sfuggire alla tua sorte
Beh, ti sei sbagliato:
Non sei adatto per tutto ciò
E quando le luci si spengono
E cala il Blackout
Non sai più che cosa fare
Quale maschera indossare
Per stare in pace con la tua coscienza.
E d’improvviso fu il Blackout
Il sangue riempiva le strade
Era la caduta degli dei
Il vento trasportava i cadaveri
E l’aria stessa puzzava di morte
L’eclissi c’aveva tradito
E la corrente non tornava
Alzammo le mani al cielo
Ma Dio non si fece vedere
Durante il Blackout.
Tu puoi potare il tuo sorriso finto
Oltre i confini del tuo regno
Puoi essere la vittoria, la durata o l’eternità
Niente te lo impedisce
Invece di stare qui
A perderti di stazione in stazione
Alla ricerca della gioia e della regalità
Senza avere la conoscenza del Bene e del Male
Intraprendendo il tuo viaggio
Tra macerie di vita vissuta
Inseguendo chimere e pregiudizi
Aspettando il nuovo Diluvio
Che ponga fine al Blackout.
Dalla gioia al terrore
Si discende verso su
Risalendo le montagne rosse
In un movimento magico
Che parte dagli occhi di Dio
E non ascolta che il rumore dell’oceano
Che sputa vittime sacrificali
Della costruzione di un nuovo ordine
E tu potresti saperlo, ma non lo sai
E perciò creerai un altro Blackout
Scavalcando radici ed origini
Dalla mente alla bocca…
E poi arrivò la luce
Il mondo era andato avanti
In una sterilità putrescente
Deserti dove c’erano foreste
E laghi di sangue all’orizzonte
Quasi fossero mari
Il Blackout aveva fatto questo
E noi lo veneravamo stupiti
E allora alzammo le mani
E pregammo il Blackout.