You Can Run But You Can’t Hide

Puoi scappare

Ma non puoi nasconderti

Dovresti prendermi in parola

Io non dico quasi cazzate

E quando lo faccio

Lo faccio con stile

Puoi pure correre per chilometri

Cambiare nazione, aspetto o identità

Ma alla fine

Non potrai mai nasconderti

Sarei sempre lo stesso

E ti troveranno

Ti faranno a pezzi

E rideranno dei tuoi resti

Prima di spararti via in orbita

Chiudendo l’argomento

Una volta per tutte

E non sono idiozie

Sei finito, sei fatto, sei condannato

Puoi pure scappare

Ma non riuscirai a nasconderti

Ti sei spinto oltre il limite

Una volta di troppo

E sei rimasto scottato

E ora vivi nella paura

Nel terrore di venire trovato

Che il tuo cadavere riaffiori

Su qualche spiaggia lontana

Sperduta tra i sette mari

Dove le tue ossa biancheggieranno

Le lontane da occhi indiscreti

Per tutta l’eternità

Ed è inutile provare a correre

Non potrai mai nasconderti

Il tuo nome è stato bandito

Non hai più un identità

E persino tu non sai più

Riconoscere la tua faccia

Stravolta dalla continua battaglia

Che combatti ogni giorno

Contro te stesso e i tuoi problemi

Hai trovato la voragine

Ma ti ci sei buttato lo stesso

Ora non sai più cosa fare

E invece di cadere

O cercare di risalire

Te ne stai fermo lì

In bilico tra morte e rinascita

Ma poi, lo sai

Puoi pure correre via

Ma non riuscirai mai a nasconderti

Puoi solo cominciare a scriverti un requiem

Per celebrare tutto questo

E bullarti un po

Fosse solo verso te stesso

Negli attimi che precedono la fine

Ma d’altro canto lo sai già

Che potrai pure scappare

Ma verrai lo stesso ripreso

E il tuo cadavere sarà crocifisso sui pali del telefono

Lungo la strada maestra, esposto allo scherno

Degli idioti che tanto detestavi snobbandoli

E che ora sputano sul tuo corpo

E vuoi sapere una cosa?

Avevi ragione, sono solo degli idioti

Ma loro dominano la vita

Ed è anche per questo

Che sarei sempre preso

E sbattuto su un asteroide perso nello spazio

Ad aspettare la fine vedendo 2 soli tramontare

Sei solo un uomo

Che cammina sull’orlo del precipizio con una pietra al collo

Potrai pure fuggire via lontano

Ma non riuscirai mai nasconderti

E allora torna pure al tuo requiem

Scrivendo spartiti e libretti

Che poi getterai via

Dimenticandoli per sempre

D’altronde non hai mai saputo guardare ne avanti ne indietro

E ne stai pagando le conseguenze

Non hai un passato e non avrai un futuro

Alla fine stai vivendo per sport

E la tua vita non è stata nemmeno una gara agonistica

Ma solo una squallida partita di calcetto

Tra scapoli e vedovi

Non hai mai avuto uno scopo

Ma c’hai creduto lo stesso

Cercando di dibatterti fino all’ultimo

Hai veramente corso su tutti i sentieri del mondo

E hai provato tutto quello che potevi

Ma non è servito a nulla

Sarei solo, sarai dimenticato

E non importa per quanti tu sia un genio o un idiota

Sarai sempre l’ultima idiota

E il calciatore mai esploso

Che doveva riempire la serie A di goal

E che è finito a fare la riserva in una squadra parrocchiale

Ti sei sempre aggrappato al tuo umorismo malato

E alla stronzate che t’inventi

Alla fine ti sei reso conto

Che stavi perdendo di proposito

E che la cosa ti stava bene

Non hai mai voluto rialzarti

E scrollarti la polvere di dosso

Perché dentro di te sapevi

Che per quanto saresti potuto scappare

Non ti potevi nascondere

E preso da questa verità

Hai preferito spendere il tuo tempo

A comporre un requiem

Che non porterai mai a termine

Perché sei un povero illuso

Che si trova tanto furbo

Quando è solo un grandissimo fesso

Che continua a ripetersi

Che un giorno riuscirà a salvarsi

Aspettando un qualche miracolo

Che non arriverà mai

E che lo sa benissimo

Ma che non riuscirà mai a smettere

E allora vai, scappa pure

Tanto non riuscirai mai a nasconderti

E dovrai fare i conti

Per l’ultima volta

E la strada t’inghiottirà nella sua pelle nera

E il tuo corpo svanirà

E il tuo nome sarà dimenticato

E il tuo requiem verrà ridicolizzato da tutti

Alla fine non hai potuto fare nulla

Per colpa o per errore

Ma lo sapevi

Puoi scappare

Ma non potrai mai nasconderti…


 

Gente Comune

Siamo tutti contro il primo ministro

Che regolarmente votiamo

Siamo contrari alla violenza

Delle armi che regaliamo ai nostri figli

Dobbiamo armarci

Per combattere chi è già armato

Tanto che ci frega?

Abbiamo 20 avvocati per abitante

Malediciamo la crisi economica

Che non ci fa permettere il solito caviale e champagne

Possiamo essere spinti a credere a fandonie

Se illustrate bene

Giochiamo alla rivoluzione

Giochiamo alla costituzione

Piangiamo stragi e costruiamo bombe

Siamo persone come tante

Con la nostra bella faccia pulita

E la maschera sempre pronta

Siamo la gente ordinaria

 

Tutti con la coscienza a posto

Per aver dato 2euro a dei disgraziati

Di un paese che domani avremo scordato

Gli abbiamo dato i nostri farmaci scaduti

E siamo tutti più contenti

Non abbiamo alcun timore

Se c’è qualche casino

Diamo la colpa allo straniero

Come dicono i TG delle reti unificate

Rumeni, albanesi, marocchini, zingari

Come faremo senza di voi?

Con i terroni ormai non c’è più gusto

C’è la Lega pure al Sud

Bainzu Sanna della Lega Nord

È uno spettacolo da due soldi, niente di che

Che fa ridere a noi

La gente ordinaria

Che di giorno parliamo d’integrazione

Prima di partire nelle ronde

Decisi a uccidere per non uccidere

A rubare per fermare i ladri

A cambiare  bandiera al primo vento

 

Abbiamo la verità sotto gli occhi

E continuiamo a voltarci

Che cosa serve oggi mentire?

Un tempo ci si nascondeva

Ora, dato anche il nostro salutismo

Ci muoviamo alla luce del sole

Truffe, rapine e stupri di stato

Tutto è legale

A cosa serve essere onesti?

Quando il guadagno e il solo credo?

Metteremo un cane in parlamento

Se ci facesse guadagnare

Il voto degli Animalisti

E una carota in senato per il voto dei vegetariani

Tanto tra asini, pecore e maiali

Non si troverebbero male, no?

E noi povera gente alziamo le spalle

E ce ne sbattiamo i coglioni

Tanto che possiamo fare?

Siamo solo persone comuni

Non abbiamo mica potere

E quindi godiamoci lo spettacolo

 

Parliamo come un libro stampato

Seguiamo il leader

Non importa se è giusto o sbagliato

Noi seguiamo e basta

Il camerata o il compagno ha sempre ragione

Persino quando ha torto

Che cosa volete che importi?

Se e del nostro partito non può essere cattivo

Se ruba o uccide

Diremo che è tutto un complotto contro di lui

Che cosa volete che importi?

Il suo popolo lo seguirà

E un fascista, e nel giusto

E un comunista, e nel giusto

E un religioso, e nel giusto

E un ateo, e nel giusto

Che problema c’è?

Qualsiasi cosa sia e il nostro capo

Chi detta leggi ha sempre ragione

Per noi persone comuni

 

Tutti a bestemmiare e a maledire i nostri Dei

E tutti a pregare nei giorni stabiliti

Sciamani medievali al lavoro

In pieni anni 2000

“Hey, se una cosa funzionava 600 anni fa

Andrà benissimo anche oggi

Che importa se è illogica?

Logica Dei non vanno d’accordo

Continuate negare

Mentre viviamo sulle vostre spalle

Ammazzate nel nome del vostro Dio misericordioso

Lasciate stare fuori salute e innovazione

Che è sempre meglio sfiga e tradizione

Nominate guerra in nome di Dio

Benedite le vostre anime con il sangue

Santificate le stragi

Se lo fate in nome di Dio

Sicuramente avrete il suo perdono

Leggete i vostri testi sacri

E sceglietevi le vostre vittime

Tanto le troverete sempre

Dagli stranieri alle nuove tecnologie

Ascoltate le regole per crescere i vostri figli

Da chi non ne ha mai avuti e mai e avrà

Magari saranno malati o pazzi

Ma saranno benedetti da Dio

O almeno credo, mica ne sono sicuro

Ascoltate la voce del vostro sciamano

Picchiate e uccidete gli ebrei

Crocifiggete i cristiani

Fate guerra agli islamici

E tutto scritto nella parola di qualche Dio

Non so chi, ma segui tela e basta

Gente ordinaria, persone comuni

Seguite la sua voce

Lasciatevi guidare a Suo piacimento…..

 

Siete ribelli conformisti

Vi credete l’alternativa

Ma alternativa a cosa?

Tutti con la stessa testa e gli stessi abiti

Organizzate le vostre proteste

In modo da non pestare i piedi a nessuno

“Tutti uniti per un mondo libero-laico-salutista- sociale-vegetariano

E siete i primi a mollare la presa

Dite: “Domani tutti a far casino”

E alla prima occasione tutti via

Non credete nemmeno in voi stessi

Tutti bravi a parole

Tutti sciocchi ai fatti

“Agire? Ma sei scemo? Vuoi passare casini

No, no, amico, io non voglio rischiare

Firmerò i tuoi fogli

Ma non alzerò un dito

 

Tutti uniti nella lotta

Tutti insiemi, dai!

Ventimila partiti per la stessa cosa

DDDRS, CCCCPRET, BLA BLA BLA

Per ognuno ce la sezione distaccata

Cambia solo il nome

Tanto serve solo a perdere tempo

Bella cosa l’ideologia

Che serve solo a dividere invece che a unire

Non sapete nemmeno per che cosa lottate

Ma lo fate con gusto

 

Schiavi della tv e della propaganda

Credete nella televisione

Alle cazzate su Internet

Scegliete di prendere la strada comoda

A cosa serve pensare dite voi

Tanto non cambia mai un cazzo

Non potete fare nulla

E tornate a brucare l’erba del grande prato della menzogna

Andate, continuate così

Costruite il nuovo mondo così

Che belo che verrà

Vi sentite bene nel vostro essere insignificanti?

Nel cambiare parte al primo vento?

A farvi comandare come pecore?

 

Voi non avete mai problemi

Tutto succede per colpa degli stranieri

Ho così dice l’uomo dietro lo schermo

Tutti i crimini sono colpa egli extracomunitari

Che vengono a fregarci donne e lavoro

Gli italiani all’estero? Tutta brava gente

Non come ‘sti romeni bastardi

O è di nuovo il turno degli Albanesi?

Non mi ricordo chi sia la vittima oggi

Comunque la colpa e loro e siamo tutti più felici

Un italiano non violenterebbe mai una rumena

E se lo fa è una cavolata

Se i giornali non ne parlano

Distogliamo l’attenzione

Inventiamoci finti allarmi

Parliamo di Trans

Nello stato del Papa e della chiesa

E non del popolo italiano

Poi sono pure Trans extracomunitari

Che tolgono il lavoro a quelli italiani…

 

Divisi tra destra e sinistra

Quando non capite la differenza

Che in effetti non c’è

Ma voi credete che ci sia

E vi scannate per questo

Lotte per un gruppo di ladri

Che sempre vi fotteranno

E non paghi dei vostri averi

Vogliono anche la vostra anima

E voi volentieri gliela date

Vi fregano alla luce dl sol

E pensate: “L’opposizione farà qualcosa”

Opposizione? ma a chi?

Sono tutti della stessa pasta

Tutti la stessa gente

E se non volete capirlo

O fingete di non saperlo

Siete tutti più idioti di quanto pensassi.


BLACKOUT

E giunse il blackout

Scendemmo inermi nelle piazze

Come conigli impauriti

Schiacciati dal terrore

Dal buio e dalle tenebre

Pregammo tutti insieme

Per la foschia di fine secolo

Pregammo con tutto il cuore

All’avvento del Blackout.

 

Dalla mente  alla bocca

I pensieri sfuggono via

Non riesci a trattenerti

Nemmeno per un poco?

Non sai resistere oltre?

Povero, non riesci a capire

Che il tempo sta volando

veloce e diretto

Come il bacio di una pistola.

 

La luna scomparve nel cielo

E le stelle stettero a guardare

Intimoriti v’abbracciamo

Ma nemmeno il nostro calore

Poteva scacciare via

Né il freddo dalle nostre ossa

Né la paura atavica

Che ci portavamo dentro

Dall’inizio del Blackout.

 

Tu credi di essere nel giusto

E forse lo sei veramente

Ma non distingui finzione realtà

Sostieni l’inesistenza del tuo pensiero

Mentre la luna ti chiama

Attraverso il suo canto

E nemmeno l’intero oceano

Può levartelo di dosso.

 

È il Blackout si sparse per il mondo

Ma fummo di nuovo in ritardo

E restammo senza fiato

Quando il sole sanguinò

Un liquido bianco e malato

Che colò lungo i viali

Ricoprendo macchine ed alberi

Abbandonati all’oscuro Blackout.

 

Dalla volontà primaria al nulla

Ti senti sull’orlo dell’esaurimento fisico

Non sei tagliato per l’eroismo

E la tua mente vaga via

In stretti cunicoli viscidi

Spiando fra le sbarre

Senza alcuna ragione

Come ogni altro essere umano.

 

Accendemmo dei grandi fuochi

Per poterci scaldare

Ma la legna non dava calore

Ed il cibo non aveva sapore

Solo i cani abbaiavano

Per la città deserta

Come un presagio di morte

In un mondo senza tv

Svuotato di ogni attrattiva

Dal crudele Blackout.

 

Che cosa ti aspettavi di trovare?

Un miracolo, il senso della vita?

O di sfuggire alla tua sorte

Beh, ti sei sbagliato:

Non sei adatto per tutto ciò

E quando le luci si spengono

E cala il Blackout

Non sai più che cosa fare

Quale maschera indossare

Per stare in pace con la tua coscienza.

 

E d’improvviso fu il Blackout

Il sangue riempiva le strade

Era la caduta degli dei

Il vento trasportava i cadaveri

E l’aria stessa puzzava di morte

L’eclissi c’aveva tradito

E la corrente non tornava

Alzammo le mani al cielo

Ma Dio non si fece vedere

Durante il Blackout.

 

Tu puoi potare il tuo sorriso finto

Oltre i confini del tuo regno

Puoi essere la vittoria, la durata o l’eternità

Niente te lo impedisce

Invece di stare qui

A perderti di stazione in stazione

Alla ricerca della gioia e della regalità

Senza avere la conoscenza del Bene e del Male

Intraprendendo il tuo viaggio

Tra macerie di vita vissuta

Inseguendo chimere e pregiudizi

Aspettando il nuovo Diluvio

Che ponga fine al Blackout.

 

Dalla gioia al terrore

Si discende verso su

Risalendo le montagne rosse

In un movimento magico

Che parte dagli occhi di Dio

E non ascolta che il rumore dell’oceano

Che sputa vittime sacrificali

Della costruzione di un nuovo ordine

E tu potresti saperlo, ma non lo sai

E perciò creerai un altro Blackout

Scavalcando radici ed origini

Dalla mente alla bocca…

 

E poi arrivò la luce

Il mondo era andato avanti

In una sterilità putrescente

Deserti dove c’erano foreste

E laghi di sangue all’orizzonte

Quasi fossero mari

Il Blackout aveva fatto questo

E noi lo veneravamo stupiti

E allora alzammo le mani

E pregammo il Blackout.