Poesie
Un istante
E’ stato solo un istante.
Ma inusuale,
meno approssimativo
dei miei cliche’.
Ho buttato l’occhiata,
pigra,
su delle fattezze,
perché cogliesse
un riscontro,
un che di curioso.
Ho trovato
due luci abbagliarmi,
illuminare all’infinito
il mio senso d’impotenza.
Ho provato
a distogliermi,
perché era di un bello
più grande di me.
Non ci sono riuscito.
Ho finto
l’indifferenza dei deboli,
quella che mai
e poi mai
vorresti mostrare,
e che pure palesi.
E nel mentre,
ho sentito fluire
il sangue rabbioso
ribollirmi le vene
di se’.
Ho sentito
battermi il cuore,
quasi scoppiasse,
quasi uscisse di petto
a cercare il suo.
Ho sperato
che quelle luci
illuminassero,
non per caso,
non per gioco,
il buio della
mia anima.
E’ accaduto.
E’ stato solo un istante.
E’ bastato.
Forse
Forse non è uno sguardo
a fendere il vuoto
di due cuori,
riflesso ingannevole,
talora.
Ma m’illudo sia così .
M’illudo che l’anima,
ritrosa,
che a fatica si cela,
e si combatte invano,
quale la mia,
sia anche la tua,
la vera,
tua.
Mi chiedo,
se sia io
lo specchio
del tuo volto triste,
annebbiato
dalla caligine
d’una sigaretta,
spesa a ostentare
una persona
che nn c’è .
Ma ti capisco.
Comprendo
il fragile infinito
del tuo io,
quanto il mio,
quanto l’identico bisogno
di certezze,
che è in noi.
Chissà s’io sbagli
a svellere l’uscio
del di dentro,
o se t’importi poco
di ciò ch’io
veda
o senta.
Se e’cosi’,
perdona
chi ha scorto male
intorno al tuo mistero.
Cancella
l’inettitudine
di questi versi,
o, se vuoi,
ancora,
serbane i sentimenti.
Se poi questo basti,
dipende solo
da te.
Reminiscenze
Da un po’,
rammento a me stesso
chi io sia stato.
Il ricordo di un anelito d’amore
non più dischiuso,
un fremito d’onde del cuore
rapito,
il suo battito repentino,
e stordente…
Ho mentito a me stesso
il placarsi di un senso,
quel senso che inebria
quando amore
ti chiama…
E sogno,
ne fantastico il nome,
lo cerco,
mi sfugge,
mi arrendo,
poi sovviene,
in mille rivoli desueti…
E diventa fiume
quando ci sei…
E sempre,
comunque,
vorrei affogarne…