La lacrime dell Assunta.

 

Note stonate di campane avvilite scandiscono il decorso di un infausto ferragosto.

L’aria già afosa si comprime e condensa in un vortice collettivo di unanime sofferenza.

Visi e sorrisi piegati si contraggono in smorfie di rabbia e impotenza declamando l incolmabile ferocia di una pesante assenza.

Corali preghiere inondano il cielo che sillabando orchestrante appare meno distante.

La terra arsa da un solleone pressante si commuove imbevendosi di un intensa rugiada di lacrime affrante.

Nel giorno ricordativo dell Assunta aspramente si consuma la vita di una giovane fanciulla.

Nei fuochi mancanti di un caldo ferragosto una tenera madre si perde nel bosco.

Nelle colline adiacenti un corteo si appresta ammutolito da un cuore in tempesta.

Nell arroccato paese natio un aroma invitante di rose bianche perpetua un ultimo addio.

 


 

 La notte stellata.

 

In un cielo intessuto di stelle lo spazio senza tempo mi sorprende.

Astri lucenti con fascino antico fiammeggiano intermittenti l infinito.

L immensità si propaga e si effonde sconfinando in oceani con domande profonde.

Avvinta nell arcano mistero il mio cuore si sperde avvolgendosi in un mistico velo.

Confusamente vagante nella ricerca di una ipotetica mano di Dio…Nella notte stellata focalizzo il mio piccolo e ridimensiono il mio io.

 


 

 Madre..A come ..amore..

 

Amorevole attesa accorato avvolgente ed afrodisiaco abbraccio.

Ammirabile anima ammaliata e ardente di autorevole e autentico affetto.

Ala angelica assente di abbandono .

Ancora accorta amica di ascolto e ambasciatrice adempiente.

Audace avventuriera assorta accigliata ancestrale e agguerrita arciera nell addestrare.

Armoniosa ancella adorabile e appetibile acqua alba e alfa di assoluto amore.